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31 Marzo 2025 - 23:53
Il consiglio comunale di Settimo Torinese ha premiato Alessia Succo, la primatista mondiale dei 60 metri ad ostacoli, cresciuta nell’Atletica Settimese, un gioiello di società impegnata da oltre 20 anni per far crescere il suo vivaio.
Ma l’oro conquistato dalla talentuosa velocista ha riportato sul tavolo politico anche il tema degli impianti sportivi.
In particolare, la pista di atletica: non è un mistero che la giovane atleta debba allenarsi altrove per fare le rifiniture in vista degli appuntamenti importanti. La pista della Sisport, già ristrutturata 20 anni fa grazie all’intervento della città di Settimo, in questo momento non è adeguata per far correre simili campionesse.
La premiazione in sala consiliare di ALESSIA SUCCO (FOTO TANCREDI PISTAMIGLIO)
E infatti, dopo il successo conquistato nella finale del Campionato Italiano, con tanto di record mondiale, il presidente Paolo Gandolfo aveva riportato alla realtà l’amministrazione comunale ricordando che questo successo doveva essere motivo per donare all’atletica leggera un impianto tutta settimese.
Dino Sportiello, premiato come dirigente dell’anno dalla federazione, ci aveva provato a ricordare alla sindaca Piastra di ripensare al campo “Valla” di via Cascina Nuova, in scadenza di convenzione, come luogo a cui aggiungere un anello per l’atletica. “E’ il mio più grande desiderio”, aveva detto. Ma la sindaca Piastra, citando in sala consiliare “l’incazzato Dino”, lo ha detto chiaramente: purtroppo l’impianto costa 500mila euro e non c’è alcun progetto in cantiere. Una doccia gelata.
Ma per indorare la pillola, la Piastra ha poi aggiunto che dietro i successi di Alessia ci sono tanti attori: “una società sportiva, una famiglia e una città che ha investito risorse per rifare il manto della pista della Sisport”. E qui s’addensano le nuvole scure: Stellantis, il proprietario e gestore del campo sportivo di via Regio Parco, non ha alcuna intenzione di mettere mano ai suoi bilanci per poter rifare la pista. Il rinnovo della convenzione non è in dubbio, ma per il futuro non ci sono progetti in divenire. “Per allenarsi bene, bisogna allenarsi in sicurezza - ha detto la sindaca - abbiamo avuto un incontro con Stellantis proprio ieri pomeriggio (mercoledì ndr) e non è stato decisivo e nemmeno risolutivo. Però, se dovessimo fare noi i lavori, la città se ne farà carico ma dovranno avere una caratteristica di tipo patrimoniale per poter avviare il mutuo ed intestarci i costi”.
La storia dell’Atletica Settimese continua: dopo l’azzurro Pietro Arese, anche lui cresciuto nella società biancoblu e primatista italiano nei 1500 m, ora c’è Alessia Succo che, con estrema sintesi, ha ringraziato pubblicamente la sua famiglia e gli allenatori della società.
La Rai le ha dedicato un ampio servizio in cui ha raccontato la sua giornata tipo, quella di una ragazza di 16 anni alle prese con un talento smisurato che, a quanto pare, porta anche sui banchi di scuola con grande disinvoltura. Un esempio da seguire, ma non è l’unico: la più grande fortuna di questa amministrazione è proprio quella di avere sul territorio delle eccellenze sportive. Basile, Arese e Succo sono soltanto i campioni dell’ultimo decennio, ma anche in passato il lavoro di volontariato, spesso fuori dalla politica, ha permesso di costruire tante altre storie brillanti di rilievo nazionale.
Con Fabio Basile, cresciuto nelle fila dell’Akiyama, era andata meglio: subito dopo l’oro conquistato nella finale di judo alle Olimpiadi di Rio De Janeiro nel 2016, l’allora assessore allo sport Antonello Ghisaura si era precipitato a scrivere email a tutte le istituzioni, dal Governo al Coni, per chiedere di mettere subito sul piatto risorse e volontà per realizzare un palazzetto dello sport in grado di ospitare grandi manifestazioni sportive, dando a Settimo ciò che merita. E palazzetto fu.
Sarebbe stato bello ripetere questo miracolo.
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