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Cronaca
28 Aprile 2025 - 11:05
Spendevano banconote false nei negozi: identificati e denunciati due uomini
Era un sospetto che serpeggiava da settimane tra i negozianti del basso Biellese, trasformato in certezza da una serie di segnalazioni incrociate: c’era chi, senza troppi scrupoli, pagava la spesa quotidiana con banconote false da 50 euro, spacciandole per buone tra le mani fiduciose di piccoli commercianti. Ora i responsabili hanno un nome e un volto: due uomini italiani, già noti alle forze dell'ordine per precedenti penali e di polizia, denunciati alla Procura per il reato di spendita di monete false.
Le prime avvisaglie erano arrivate a marzo, quando diversi esercenti della zona avevano iniziato a raccontare ai carabinieri episodi sospetti: clienti che pagavano in contanti e si dileguavano rapidamente, senza nemmeno attendere il resto. I militari della compagnia di Biella, con un paziente lavoro di ricostruzione e analisi, sono riusciti a risalire ai due uomini che, in pochi giorni, avevano utilizzato almeno cinque banconote contraffatte per acquistare merce varia in diversi punti vendita.
Non si tratta di una truffa organizzata su larga scala, ma di piccoli colpi ripetuti, sufficienti però a danneggiare commercianti già provati da un contesto economico non facile. L'inganno era semplice: scegliere negozi dove i controlli fossero più blandi, magari in orari di punta, consegnare i 50 euro falsi con sicurezza e confondersi tra i clienti veri. Un sistema subdolo che, senza la collaborazione immediata dei negozianti — molti dei quali si sono presentati in caserma portando con sé le banconote sospette — sarebbe stato molto più difficile da smascherare.
Truffa delle 50 euro false
La denuncia scattata ora non chiude del tutto il caso. Gli inquirenti vogliono capire se esistano altri episodi collegati e, soprattutto, se i due uomini facessero parte di un circuito più ampio di distribuzione di valuta contraffatta. È probabile che nei prossimi giorni vengano ascoltati altri testimoni e analizzati ulteriori episodi sospetti emersi nel circondario.
Questo episodio riaccende l'attenzione su un fenomeno troppo spesso sottovalutato: la diffusione di banconote false, che rappresenta una minaccia reale soprattutto per i piccoli esercenti, meno attrezzati di grandi catene per verificare l'autenticità del contante ricevuto. La raccomandazione dei carabinieri è chiara: segnalare sempre qualsiasi anomalia e, se possibile, dotarsi di dispositivi per il controllo delle banconote, strumenti che oggi, a fronte di costi contenuti, possono fare la differenza.
Intanto, nel basso Biellese, resta l'amaro in bocca per chi si è visto ingannato, anche se la pronta reazione e la collaborazione con le forze dell'ordine hanno dimostrato, ancora una volta, che la rete tra cittadini e istituzioni è l’arma più efficace contro chi cerca di approfittarsene. La speranza, adesso, è che la denuncia sia solo l’inizio di una stretta più ampia su chi trasforma l'onestà altrui in terreno di caccia.
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