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26 Aprile 2025 - 20:20
Ozegna celebra l'80º anniversario della Liberazione: un 25 aprile tra memoria, impegno e omaggio a Papa Francesco
Ozegna ha scelto di vivere l’80º anniversario della Liberazione con una cerimonia intensa, vibrante di memoria e di futuro. A guidare la riflessione è stato il vice sindaco Federico Pozzo, che attraverso un messaggio solenne ha richiamato tutta la comunità a riscoprire il significato autentico del 25 aprile: non una semplice data, ma una scelta quotidiana di libertà, coscienza e coraggio.
Nel suo intervento, Pozzo ha ricordato come il 25 aprile rappresenti il giorno in cui l’Italia ha ritrovato se stessa, la sua dignità e la sua voce democratica. Un traguardo che non va mai dato per scontato, soprattutto oggi, in un mondo ancora segnato da guerre, ingiustizie e nuovi autoritarismi. Per il vice sindaco, celebrare questa giornata significa ribadire con forza che nessun regime totalitario può trovare spazio in una società che si voglia definire giusta, libera, umana.
Accanto al tributo alla Liberazione, la cerimonia ha assunto un tono ancora più profondo nel ricordo commosso di Papa Francesco, scomparso in questi giorni. Pozzo ha voluto rendere omaggio alla figura del Pontefice, citandone parole cariche di significato: “La libertà non è fare quello che si vuole, ma è il dono di poter scegliere il bene” e “La democrazia vive nella responsabilità di ciascuno”. Concetti che si intrecciano perfettamente con il senso della giornata, in un clima di raccoglimento e speranza.
L'80esimo anniversario della Liberazione a Ozegna
Il vice sindaco ha espresso un sentito ringraziamento a tutte le realtà che quotidianamente si impegnano per il bene della comunità: l’Arma dei Carabinieri rappresentata dal Luogotenente Angelo Pilia, l’Ispettore di Polizia Locale Alberto Paglia, il Gruppo Alpini guidato da Arnaldo Brusa, i volontari della Protezione Civile, la Società Agricola Operaia con il presidente Enzo Giacomo Francone, e il Consigliere Regionale Sergio Bartoli. Un ringraziamento speciale è stato rivolto a Don Luca, per la benedizione delle corone commemorative, e alla Banda Musicale "Succa Renzo", che ha saputo accompagnare il momento con discrezione e rispetto, in un contesto reso ancora più toccante dalla perdita di Papa Francesco.
Infine, Pozzo ha voluto lanciare un messaggio forte alle nuove generazioni, ricordando che il 25 aprile non deve essere vissuto come una pagina polverosa di storia, ma come un impegno vivo. Custodire la libertà significa insegnare ai ragazzi ad essere cittadini consapevoli, capaci di non dimenticare e di difendere ogni giorno i valori della democrazia.
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