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Cronaca

Frana in Val Divedro: danneggiata la linea elettrica e chiusa la provinciale 166

Frana tra Crevoladossola e Varzo: chiusa la provinciale 166 e il sentiero storico Via Stockalper verso la Svizzera. Danneggiata una linea elettrica, nessun ferito. In corso i rilievi geologici e la messa in sicurezza dell’area

Frana in Val Divedro

Frana in Val Divedro: danneggiata la linea elettrica e chiusa la provinciale 166. I

Una massa di roccia e detriti ha interrotto la quiete della Val Divedro, nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola, mettendo in ginocchio la viabilità locale e spezzando momentaneamente i legami con la vicina Svizzera. È successo nelle scorse ore tra i comuni di Crevoladossola e Varzo, dove una frana si è staccata da circa 600 metri di altitudine, nei pressi di una vecchia cava dismessa. Il fronte franoso ha raggiunto il torrente Diveria, fermandosi a una cinquantina di metri dalla strada provinciale 166, vitale arteria della Valle dell’Ossola, ora chiusa al traffico per motivi di sicurezza.

Fortunatamente non si registrano feriti né danni ad abitazioni, ma la frana ha colpito in pieno una linea elettrica di media tensione, provocando l’interruzione del servizio in una parte del territorio circostante. I tecnici Enel sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a ripristinare provvisoriamente l’erogazione in attesa di lavori strutturali di messa in sicurezza.

A preoccupare è anche l’impatto sull’itinerario escursionistico della Via Stockalper, un antico sentiero transfrontaliero che collega l’Ossola al Vallese, attraverso i boschi e i valichi che portano a Briga, in Svizzera. Il percorso, molto frequentato in primavera e in estate da escursionisti, camminatori e appassionati di trekking, è stato travolto dai detriti ed è attualmente interrotto. Si tratta non solo di un danno paesaggistico, ma anche di un colpo per il turismo slow della zona, da sempre incentrato sulla valorizzazione dei cammini storici.

Frana

Sul luogo del distacco sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno effettuato una sorveglianza aerea in elicottero, accompagnati dal sindaco e da un geologo incaricato di valutare la stabilità del versante e l’evoluzione del rischio residuo. Le analisi preliminari indicano che si tratta di un distacco superficiale ma ampio, che potrebbe avere altre ripercussioni in caso di pioggia o instabilità del terreno.

La zona interessata non è nuova a episodi di dissesto idrogeologico. Negli ultimi anni, frane e smottamenti hanno più volte messo alla prova l’equilibrio del territorio alpino ossolano, tra la fragilità di versanti abbandonati e il peso del cambiamento climatico, che accelera fenomeni erosivi e rende più frequenti eventi estremi.

Mentre i tecnici monitorano costantemente l’area e avviano i primi lavori di messa in sicurezza, resta l’allerta alta e la necessità di un piano di intervento rapido e strutturale. Il Comune e la Provincia hanno già richiesto l’attivazione di fondi per la gestione dell’emergenza e la riapertura della provinciale 166 e del sentiero Stockalper, snodi cruciali per i collegamenti locali e per la stagione turistica in arrivo.

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