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Torrazza Piemonte, la capogruppo Bracco diserta il Consiglio comunale: "Nessun rispetto per il confronto democratico"

L’assenza di Marinella Bracco alla seduta del 18 aprile diventa un gesto politico: critiche alla gestione unilaterale della maggioranza, appello per più dialogo e attenzione alle emergenze locali

La voce dell'opposizione

Torrazza Piemonte, la capogruppo Bracco diserta il Consiglio comunale: "Nessun rispetto per il confronto democratico"

Un gesto di assenza che fa più rumore di molte presenze. Oggi, Marinella Bracco, unica consigliera del gruppo di opposizione “Torrazza Piemonte Libera”, ha deciso di non prendere parte alla seduta del Consiglio comunale, trasformando l’assenza in una dichiarazione politica netta contro la gestione della macchina amministrativa da parte della maggioranza.

Lo ha spiegato con chiarezza in un post pubblico, dove accusa l’amministrazione di non rispettare il principio del confronto democratico: La data e l’orario del Consiglio vengono sempre decisi senza alcun confronto”, scrive Bracco, lamentando convocazioni che lasciano ai consiglieri di minoranza il minimo tempo tecnico previsto dalla legge. Una prassi che, secondo lei, limita la possibilità di un reale approfondimento dei temi in discussione e ostacola un contributo consapevole e costruttivo.

Ma non è solo una questione di metodo. Bracco denuncia anche l’inadeguatezza della scelta di non rinviare la seduta in un momento in cui il territorio è stato colpito da una nuova ondata di maltempo, che ha messo in difficoltà diversi comuni limitrofi e richiesto interventi urgenti. Il Consiglio non era urgente, si poteva rimandare per permettere a tutti di concentrarsi sull’emergenza e predisporre misure preventive”, afferma. Lei stessa ha spiegato di voler dedicare il tempo a sostenere amici e cittadini colpiti da allagamenti e danni.

A rendere la protesta ancora più significativa è la coincidenza della data con il Venerdì Santo, momento di particolare rilevanza spirituale per la consigliera. La politica deve rispettare anche la dimensione personale e religiosa delle persone”, ha dichiarato, aggiungendo che la sua scelta nasce anche dalla volontà di partecipare alle celebrazioni liturgiche previste per la giornata.

Un atto di assenza che si trasforma in un appello, dunque. Bracco, pur ribadendo il suo impegno nella vita amministrativa del Comune, chiede che venga riconosciuto alla minoranza il diritto di essere informata e coinvolta con tempi adeguati, nel rispetto del pluralismo e della partecipazione.

Nel piccolo ma vivace scenario politico di Torrazza Piemonte, la vicenda riapre il dibattito su come debbano funzionare davvero le istituzioni locali, tra doveri amministrativi e diritto al dissenso. Una politica fatta anche di simboli, come la sedia vuota in aula consiliare, che in questo caso diventa segnale forte di una richiesta: essere ascoltati, non solo tollerati. La parola ora passa alla maggioranza, chiamata a rispondere non solo con atti, ma con un atteggiamento nuovo, più inclusivo e rispettoso del confronto.

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