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18 Aprile 2025 - 17:13
SAN MAURIZIO CANAVESE — Dove un tempo si sentivano le vocine dei bambini e si imparavano le prime lettere, ora prenderà forma un progetto solidale capace di tendere la mano a chi ogni giorno fa i conti con la povertà. L’ex scuola dell’infanzia “Tana dei Cuccioli”, chiusa nel 2023 dopo il trasferimento della sezione all’“Albero delle Fate”, tornerà presto a vivere sotto una nuova veste. Non più un edificio scolastico, ma un polo sociale, uno spazio condiviso per offrire aiuto concreto ai cittadini più fragili.
Durante il Consiglio comunale di lunedì 14 aprile, l’Amministrazione ha dato il via libera alla modifica della destinazione d’uso del plesso di via Bò, approvando un aggiornamento al piano regolatore. Un passaggio tecnico che permetterà di destinare lo stabile a finalità pubbliche e servizi alla persona, senza dover ricorrere a varianti urbanistiche più complesse. L’obiettivo? Trasformare l’ex asilo in un punto di riferimento per la solidarietà sul territorio.
Il progetto, elaborato in sinergia con le associazioni di volontariato attive in paese e con il supporto degli assistenti sociali, punta in particolare a recuperare il cibo avanzato — ma perfettamente integro — dalla mensa scolastica. Una risposta concreta al problema dello spreco alimentare, che troppo spesso vede finire in pattumiera pasti ancora confezionati. Sarà proprio la “nuova” Tana dei Cuccioli a diventare il fulcro della distribuzione di questi pasti, insieme a generi alimentari di prima necessità, grazie alla collaborazione di realtà come San Maurizio Aiuta.
Ma il progetto va oltre l’emergenza e cerca di costruire una rete stabile di supporto, capace di intercettare le difficoltà prima che diventino drammi. Gli assistenti sociali segnaleranno i nuclei più fragili, mentre i volontari si occuperanno della logistica, distribuendo cibo e altri beni, creando così un canale diretto tra chi può offrire aiuto e chi ne ha bisogno. Non solo. Lo spazio sarà messo a disposizione delle associazioni del territorio, che potranno utilizzarlo per le proprie attività, rafforzando quel tessuto sociale che oggi più che mai ha bisogno di essere ricucito.
Anche dai banchi dell’opposizione è arrivato un plauso all’iniziativa, riconosciuta come necessaria e preziosa in un contesto in cui spesso la povertà resta sommersa, invisibile agli occhi delle istituzioni. L’idea di creare un punto di riferimento anche nel concentrico, oltre alla sede della Caritas a Ceretta, è stata definita «lodevole» e accompagnata da una proposta interessante: dare vita a una Banca del Tempo. Un sistema in cui i cittadini possono mettere a disposizione le proprie competenze — artigianali, educative, culturali — a beneficio della comunità. Un’idea che ha già trovato riscontro nel sondaggio promosso lo scorso novembre tra gli anziani del paese: molti si sono detti disponibili a offrire gratuitamente il proprio tempo e la propria esperienza a chi ne ha bisogno.
La rinascita della Tana dei Cuccioli, insomma, non è solo un progetto urbanistico, ma un segno tangibile di come anche gli spazi dismessi possano diventare opportunità, se ripensati con uno sguardo al bene comune. Un investimento in umanità, prima ancora che in mattoni.
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