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17 Aprile 2025 - 15:29
Allagamenti a Chivasso, scoppia la protesta a Pratoregio: "Ecco cosa succederà con il nuovo argine!" (VIDEO)
Il maltempo torna a fare paura. E a riaccendere una polemica mai sopita. Dopo ore di pioggia intensa, l’allerta meteo dell’Arpa resta arancione per tutta la giornata di oggi, con criticità elevata per il Po e il torrente Orco. La situazione è sotto controllo, assicurano dal Comune di Chivasso - che intanto però ha provveduto a chiudere provvisoriamente il ponte sul Po -, e nelle prossime 24 ore i livelli dovrebbero progressivamente abbassarsi.
Intanto, però, l’acqua ha già invaso le strade della frazione Betlemme, costringendo alla chiusura della strada provinciale e della pista ciclabile. Ma i riflettori si accendono soprattutto su Pratoregio, frazione orientale di Chivasso, dove l’acqua ha fatto capolino sulle strade e i residenti tornano a chiedere conto del controverso progetto dell’argine.
“Questa è la situazione ORA a Pratoregio! Qualcuno ci spiega da dove arriva l’acqua, se i prati vicino all’Orco NON sono allagati? Se ci fosse già l’argine che vogliono costruire, la frazione si allagherebbe davvero!!” è il grido che arriva da una residente sui social. Il rischio, secondo il comitato cittadino, è che l’argine progettato finisca per trasformare la zona in una vasca di contenimento, senza via di sfogo per l’acqua. Esattamente ciò che temono da mesi, da quando il Comune ha annunciato l’avvio dei lavori per la sistemazione idraulica del torrente Orco.
Il progetto prevede la costruzione di un nuovo argine, finanziato con poco più di un milione di euro dal Ministero dell’Interno, con l’obiettivo dichiarato di mitigare il rischio idraulico. Sarà realizzata anche una nuova chiavica sul rio Palazzolo per impedire fenomeni di rigurgito e sarà sistemata la pista di accesso alla presa della Roggia San Marco, dove si verificano spesso tracimazioni. Ma secondo i cittadini, così com’è concepita, l’opera potrebbe avere l’effetto contrario: aumentare i rischi per le abitazioni di Pratoregio. E le piogge di questi giorni sembrano confermarlo.
Lo avevano già detto chiaramente in Consiglio comunale oltre un anno fa, sventolando striscioni e chiedendo lo spostamento dell’argine. “Pratoregio è qui per lo spostamento dell’argine” si leggeva davanti a Palazzo Santa Chiara, sede del Comune. Niente.
“Qui a Pratoregio esiste già un argine, a nord dell’abitato – avevano spiegato i residenti –. È un’opera che ha decenni e che andrebbe semplicemente rinforzata. Invece vogliono costruirne uno nuovo, a valle, vicino alle nostre case. Se non si interviene anche a monte, l’acqua si accumulerà contro le abitazioni. Già anni fa ci siamo allagati proprio così. Perché rifare da zero qualcosa che esiste già, solo spostato?”
L'argine si farà. Intanto la pioggia ha portato l’acqua. E con lei riacceso le polemiche e le preoccupazioni.
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