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16 Aprile 2025 - 11:45
Chivasso, Natale di generosità: oltre 200 giocattoli raccolti per i bambini in difficoltà
In un tempo in cui la frenesia delle feste rischia spesso di oscurare il significato autentico del Natale, Chivasso ha dato una lezione di cuore e comunità. Lo ha fatto attraverso una raccolta giocattoli che ha superato ogni aspettativa, promossa dall’Associazione Internazionale Regina Elena ODV, in collaborazione con l’Associazione Presepistica La Mole e La Lanterna. Una rete di solidarietà che ha visto protagonisti i cittadini di Chivasso e dei paesi vicini, capaci di mobilitarsi con entusiasmo per i più piccoli e vulnerabili.
A raccogliere e custodire lo spirito natalizio c’era Silvano Borca, il Babbo Natale della città, figura simbolica e amatissima, la cui storia personale – fatta di difficoltà e rinascita – si intreccia da anni con gesti concreti di solidarietà. Silvano non si limita a vestire il costume rosso: interpreta con autenticità e passione il ruolo di portatore di gioia, trasformando ogni giocattolo ricevuto in una promessa di felicità.
Silvano Borca
Il bilancio parla chiaro: oltre 200 giocattoli donati tra dicembre e gennaio, con una parte già redistribuita sul territorio. Venti giochi sono stati consegnati all’Associazione Punto e a Capo, che a Chivasso si occupa di donne vittime di violenza e dei loro bambini, offrendo un rifugio sicuro e la possibilità di ricominciare. Altri venti sono stati destinati alla Chiesa Madonna del Rosario, in corso Galileo Ferraris, per essere donati a famiglie in difficoltà.
I restanti giochi, raccolti con cura e amore, sono stati trasportati alla sede della Banca del Giocattolo di Biella, dove oggi – 16 aprile – sono stati ufficialmente ritirati. In quella realtà, fondata oltre vent’anni fa e oggi diventata una Onlus guidata da Barbara Greggio, i giocattoli verranno selezionati, igienizzati, impacchettati e destinati a bambini in difficoltà in Italia e nel mondo. È qui che il motto “chi versa gioia… preleva amore” prende vita ogni giorno.
Ma questa iniziativa non è solo beneficenza: è educazione alla solidarietà, un invito a fare del dono un’abitudine. I bambini che hanno portato i propri giochi hanno ricevuto in cambio un simbolico assegno e il titolo di “elfi collaudatori”, diventando parte attiva della magia natalizia.
E non è finita qui. Le associazioni hanno già annunciato che l’iniziativa sarà ripetuta anche il prossimo anno, con la certezza che la partecipazione sarà almeno uguale, se non maggiore. Perché quando una comunità si stringe per fare del bene, nulla è impossibile.
Il Natale a Chivasso è stato più di una festa: è stato un gesto corale, una dichiarazione d’amore per l’infanzia e un segno di speranza per chi lotta ogni giorno. E mentre i pacchi partono verso nuove destinazioni, resta qui, tra le vie della città, la certezza che la magia più grande è quella che si costruisce insieme, con un dono, un sorriso e un cuore aperto.
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