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Scosse di terremoto in Canavese: la terra trema, nessun danno ma cresce l’attenzione

Due lievi eventi sismici rilevati dall’Ingv scuotono il Canavese: la comunità reagisce con compostezza, le autorità avviano il monitoraggio

Terremoto

Scosse di terremoto in Canavese: la terra trema, nessun danno ma cresce l’attenzione

Un lunedì mattina che sa di allerta e sobbalzi. La Valle Orco si è svegliata con una doppia scossa di terremoto, avvertita distintamente in diversi comuni del Canavese occidentale, ma senza provocare danni a persone o strutture. L’evento ha avuto come epicentro le zone tra Sparone e Ribordone, già sfiorate in passato da lievi attività sismiche.

Alle 10:02:50 del 14 aprile, la Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma ha registrato una prima scossa di magnitudo 2.0, seguita a poco più di un minuto di distanza, alle 10:03:51, da una seconda scossa di magnitudo 1.7. Entrambe le scosse hanno avuto identiche coordinate geografiche (45.3983, 7.5520) e una profondità di 10 chilometri, caratteristiche che le rendono superficiali, e quindi facilmente percepibili dalla popolazione.

Terremoto in Valle Orco

Il sisma è stato avvertito chiaramente non solo a Sparone, ma anche nelle vicine Pont Canavese, Ronco, Locana, Cuorgnè e Alpette, oltre che in oltre venti comuni nel raggio di dieci chilometri, tra cui Frassinetto, Valperga, San Colombano Belmonte, Prascorsano, Canischio, Chiesanuova, Ingria e Corio. Decine le segnalazioni giunte ai centralini delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali, tutte concordi nel descrivere un tremolio improvviso, breve ma intenso, che ha fatto tremare finestre e pavimenti.

Nessun danno è stato segnalato, ma l’episodio ha riportato alla luce il tema della vulnerabilità sismica del territorio piemontese, spesso dimenticata perché meno colpita rispetto ad altre regioni italiane. Tuttavia, anche la fascia pedemontana e alpina del Canavese rientra in un’area a sismicità media, dove eventi come quello odierno non devono essere sottovalutati.

Le autorità locali e l’Ingv hanno attivato un monitoraggio costante, mentre i sindaci invitano i cittadini alla calma e alla prudenza. «Fortunatamente non ci sono stati danni – commenta un amministratore locale – ma episodi come questo ci ricordano quanto sia importante promuovere la prevenzione e la cultura della sicurezza».

La Protezione Civile regionale sta valutando l’attivazione di iniziative di sensibilizzazione e di esercitazioni sismiche nelle scuole e nelle sedi comunali. In un territorio in cui la memoria dei disastri naturali resta impressa soprattutto nei segni lasciati dall’acqua, oggi è la terra a farsi sentire. Un sussulto senza ferite, ma ricco di significato.

La Valle Orco, solitamente tranquilla e immersa nella natura, ha vissuto un piccolo brivido collettivo, che non deve essere dimenticato appena passa la paura. Perché la sicurezza parte dalla consapevolezza. Anche quando la scossa sembra poca cosa.

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