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Torrazza, Bracco contro Chiera: “Ora si schiera col sindaco? Un paradosso”

Scintille in Consiglio, con l'opposizione che si divide

Torrazza, Bracco contro Chiera: “Ora si schiera col sindaco? Un paradosso”

Torrazza, Bracco contro Chiera: “Ora si schiera col sindaco? Un paradosso”

Opposizione o maggioranza? Il dubbio non è più una provocazione retorica, ma un interrogativo politico sempre più concreto a Torrazza Piemonte, dove l’ultimo Consiglio comunale del 1° aprile ha acceso nuovi fuochi polemici. Tra le assenze registrate, quelle delle consigliere Marinella Bracco e Martina Gavazza, in una seduta in cui si è proceduto alla surroga della dimissionaria Luana Dentello con la convalida di Andrea Turano. Ma il vero terremoto, ancora una volta, è fuori dall’aula.

In un’intervista, il consigliere comunale di opposizione Alessandro Chiera ha chiesto le dimissioni di Marinella Bracco, auspicando addirittura un intervento del sindaco Massimo Rozzino per revocarle la carica. Una mossa che non è passata inosservata e che ha spinto la diretta interessata a prendere carta e penna – o meglio tastiera – per rispondere punto su punto.

“Che il sindaco consideri la mia presenza scomoda non sorprende più nessuno” – scrive Bracco“ma che anche un consigliere di minoranza si unisca alla maggioranza per colpire una collega lascia interdetti e fa sorridere amaramente”. Parole che pesano, tanto più in un clima che si fa sempre più teso a poco più di un anno dalle prossime elezioni.

Alessandro Chiera e Martina Gavazza, consiglieri comunali di Torrazza

Invece di incalzare l’amministrazione su promesse rimaste lettera morta – come l’asfaltatura delle strade, l’acquisizione dell’area della Curia o la costruzione della nuova scuola media – Chiera, secondo Bracco, avrebbe scelto la via dell’attacco personale. Un’alleanza anomala che solleverebbe più di una perplessità e sposterebbe l’attenzione dalle vere emergenze: “viabilità e sicurezza stradale, il destino della scuola di Borgoregio, il fallimento del progetto di project financing per il nido e i cantieri del terzo binario, col vascone e il nastro trasportatore per lo smarino, mentre le case perdono valore”.

Poi l’affondo: “Su questi temi il silenzio di Chiera è stato assordante”.

Ma non finisce qui. La consigliera di opposizione ricorda anche l’impegno preso da Chiera e Gavazza all’inizio del mandato: garantire la trasparenza attraverso le riprese video delle sedute consiliari. “Ad oggi non si è visto nulla. Nessun link, nessuna pubblicazione. Viene il dubbio che si voglia evitare che l’inazione diventi pubblica”.

Infine, la rivendicazione del proprio operato: “Continuo a fare il mio dovere. Ho presentato tre interrogazioni, una delle quali è ancora in attesa di risposta. Forse, ora che Chiera è così vicino al sindaco, potrebbe intercedere per ottenere una risposta in tempi brevi”.

Il quadro che si delinea è quello di un’opposizione che scricchiola, con pezzi che sembrano muoversi verso l’altra sponda. “La maggioranza mostra le prime crepe, colmate proprio da chi si era presentato come forza di cambiamento. Un paradosso che non può passare inosservato” – conclude Marinella Bracco.

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