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Parcheggi selvaggi in Canavese? Il sindaco installa le telecamere intelligenti

Installazione di telecamere con lettura targa grazie ai fondi PNRR per migliorare traffico e decoro urbano a Candia

Candia dichiara guerra

Parcheggi selvaggi in Canavese? Il sindaco installa le telecamere intelligenti

Il comune di Candia si appresta a scrivere una nuova pagina nella gestione del traffico e del decoro urbano, puntando su un progetto di videosorveglianza che prevede la lettura delle targhe. L’investimento di 68mila euro, finanziato grazie al PNRR, è stato annunciato dal sindaco Mario Mottino come la soluzione per porre fine a un’annosa criticità: i parcheggi selvaggi e le soste non autorizzate che assediano molte strade del paese.

L’idea è di installare telecamere intelligenti in zone strategiche, come la ex SS26 e i principali ingressi del paese, oltre a piazza Sette Martiri e via Castiglione, aree note per essere spesso ostruite da veicoli che impediscono la normale viabilità. L’obiettivo è duplice: ripristinare il rispetto delle regole e favorire una maggiore attenzione verso quei servizi primari, come i posti riservati ai medici e alla Croce Rossa, la cui fruizione è fondamentale ma spesso compromessa. Secondo quanto sottolineato dal sindaco, l’intenzione non è trasformare il centro abitato in un luogo militarizzato, bensì diffondere un più spiccato senso civico tra i cittadini.

Addio ai parcheggi selvaggi

L’intervento, infatti, va oltre la tecnologia: si tratta di un progetto più ampio che contempla cartellonistica mirata e la presenza di agenti, anche in borghese, pronti a sensibilizzare e sanzionare i trasgressori. Un simile approccio cerca di coniugare fermezza e dialogo, in un contesto dove la salvaguardia del decoro urbano non si limita alla manutenzione delle strade, ma passa anche dal senso di responsabilità di chi vive il territorio. Il problema, infatti, non riguarda solo la circolazione dei mezzi, ma pure la qualità della vita: un paese congestionato da automobili in sosta irregolare limita non solo il transito dei veicoli, ma anche la sensazione di sicurezza che i cittadini provano quando si muovono a piedi o in bicicletta.

Molti comuni italiani, soprattutto nei centri storici, stanno adottando sistemi di lettura targhe per gestire e monitorare il flusso dei veicoli, con risultati positivi sia in termini di ordine pubblico che di riduzione del traffico improprio. L’esperienza di Candia potrebbe quindi fare da modello per altri piccoli centri che intendono sfruttare la spinta dei fondi nazionali e comunitari per modernizzare la rete urbana.

A lungo termine, si punta anche a una maggiore tutela di spazi sensibili, come le aree gioco dei bambini, dove è indispensabile evitare soste selvagge che mettano a rischio l’incolumità dei più piccoli e intralcino eventuali veicoli di soccorso. Oltre a ciò, garantire la fluidità del passaggio ai mezzi della Società Canavesana Servizi e ai pullman di linea significa rendere più efficiente il sistema dei trasporti pubblici, incoraggiandone l’uso e contribuendo così a un minor impatto ambientale.

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