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Cronaca

Assalto con pistola alle Poste di Caselle: individuato il 44enne

Rapina a mano armata per 1.735 euro: caccia al complice

Assalto con pistola alle Poste di Caselle: individuato il 44enne

Assalto con pistola alle Poste di Caselle: individuato il 44enne

Hanno puntato la pistola in faccia al direttore e sono fuggiti con meno di duemila euro. Un bottino da stipendio, per un colpo da manuale. È successo giovedì 16 gennaio, nel primo pomeriggio, a Caselle Torinese. Due uomini armati – uno con un’arma da fuoco, l’altro con un coltello – sono entrati a volto coperto nell’ufficio postale della città, hanno minacciato il direttore e si sono fatti consegnare tutto il contante disponibile in cassa: 1.735 euro. Una rapina lampo. Un’uscita veloce, su un’utilitaria pronta a qualche metro di distanza. Poi, il buio.

Per giorni nessuna traccia. Nessun fermo, nessuna pista concreta. Ma i carabinieri del nucleo investigativo di Torino non hanno mollato la presa. Le immagini delle telecamere di sorveglianza e una descrizione precisa da parte del direttore hanno fatto il resto. Il cerchio si è stretto attorno a un 44enne del posto, ora gravemente indiziato di rapina aggravata in concorso. Non è ancora in manette, ma i militari sono arrivati a bussare alla sua porta. Durante la perquisizione, hanno trovato vestiti compatibili con quelli indossati durante l’assalto e una parte delle armi usate per mettere a segno il colpo.

E' caccia al complice

Non era solo. Il complice è ancora in fuga. I carabinieri lo stanno cercando, pezzo dopo pezzo, ricostruendo il mosaico della rapina che ha sconvolto il pomeriggio tranquillo di Caselle. Un colpo secco, mirato, senza esitazioni. Come se fosse stato studiato nei minimi dettagli. Ma il dettaglio, quello che fa la differenza, è proprio lì: negli occhi di chi ha visto tutto, nei pixel delle videocamere, nella fretta con cui i rapinatori si sono dati alla fuga.

La Procura indaga. Il 44enne, ora formalmente indagato, rischia grosso. Ma il vero punto è un altro: quanto vale la libertà? Per 1.735 euro, ora si trova con un’accusa pesante sulle spalle e un’inchiesta ancora aperta che potrebbe portare a una condanna esemplare.

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