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Il Canavese riscopre le sue radici: inaugura l'antica fucina del ferro al Punt Canavet

Un viaggio nel tempo tra tradizione e archeologia industriale nella Val Gallenca

Il Canavese

Il Canavese riscopre le sue radici: inaugurata l'antica fucina del ferro al Punt Canavet

Dopo quindici anni di impegno e un investimento di 150.000 euro, la comunità di Canischio celebra la rinascita dell'antica fucina del ferro situata al Punt Canavet, nei pressi del ponte sul torrente Gallenca. Questo opificio settecentesco, un tempo fulcro dell'artigianato locale, sarà restituito alla collettività dopo a un meticoloso lavoro di restauro. Il sindaco Riccardo Rosa Cardinal ha sottolineato come l'ex fucina, acquisita dal Comune nel 2009 sotto l'amministrazione di Dario Donna, sia stata oggetto di un progetto condiviso da tutte le successive amministrazioni, mirato a recuperare un pezzo significativo della storia non solo di Canischio, ma dell'intera Val Gallenca.

L'edificio, risalente alla fine del Settecento, ha operato fino agli anni '80, producendo strumenti agricoli come zappe, falci e picconi. Dopo decenni di abbandono e degrado, il suono del maglio a testa d'asino tornerà a riecheggiare, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva nella tradizione metallurgica locale.

Per celebrare questa rinascita, il Comune ha organizzato una serie di eventi il 5 e 6 aprile. Le manifestazioni inizieranno sabato alle 16:00 nel salone comunale di frazione Mezzavilla 7 bis, con la premiazione del concorso letterario "L'acqua fonte di vita", promosso dalla Biblioteca comunale "Dario Donna". A seguire, alle 17:15, si terrà una tavola rotonda sul tema "Quale futuro per l'archeologia industriale?" e la presentazione del progetto "Re-cuivre", con la partecipazione di esperti e amministratori locali. La giornata si concluderà con un aperitivo a base di prodotti tipici.

Domenica 6 aprile, alle 10:30, avrà luogo la cerimonia ufficiale di inaugurazione presso la fucina in frazione Braida 42. Dalle 11:00 alle 17:00, i partecipanti potranno esplorare le antiche mulattiere che collegano la fucina alla chiesa medievale di San Grato, assistere a dimostrazioni di forgiatura del ferro a cura del mastro Daniele Baudino, visitare la mostra fotografica "Profumo di carbone" curata da Silvia Tribuzio e ammirare opere in ferro battuto. A mezzogiorno e mezza, la Pro Loco servirà un pranzo a base di polenta e salsiccia. In caso di maltempo, l'evento sarà rimandato a domenica 13 aprile.

Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione dell'archeologia industriale, disciplina che studia le testimonianze materiali e immateriali dell'era industriale, al fine di preservare e comprendere l'evoluzione tecnologica e sociale delle comunità. In Italia, numerosi siti industriali dismessi sono stati recuperati e trasformati in musei o centri culturali, contribuendo a mantenere viva la memoria storica e a promuovere il turismo culturale. 

La Val Gallenca, con la sua ricca tradizione nella lavorazione dei metalli, offre percorsi come il Sentiero del Gallo, che collegava anticamente i nuclei residenziali montani, fungendo da via di comunicazione tra la Valle Orco e le Valli di Lanzo. Questi itinerari rappresentano un'opportunità per riscoprire il patrimonio storico e naturalistico della regione. 

La riapertura della fucina del Punt Canavet non è solo un omaggio al passato, ma anche un passo verso il futuro, promuovendo la cultura locale e incentivando un turismo consapevole e rispettoso delle tradizioni. La comunità di Canischio dimostra così come la valorizzazione del proprio patrimonio possa diventare un motore di sviluppo sostenibile e di coesione sociale.

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