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Da Rondissone alla grande cucina internazionale: il sogno di Claudiu si avvera

Dal pane con senape alle stelle Michelin: il percorso di un giovane chef che ha conquistato la cucina internazionale

Rondissone

Claudiu Ghergut conquista i 4 coltelli d’oro e scrive la sua leggenda culinaria

C’è chi cresce con il sogno di diventare qualcosa di straordinario, e c’è chi, come Claudiu Ghergut, è costretto a lottare contro tutto e tutti per trasformare quel sogno in realtà. La sua storia non è solo quella di un giovane che ambisce alla grandezza, ma di un ragazzo che, con il cuore colmo di speranza e la mente piena di determinazione, ha affrontato ogni difficoltà con coraggio.  

Claudiu Ghergut con gli amici e lo Chef Orlando.

Partito da Rondissone, un piccolo paese del chivassese, Claudiu ha percorso una strada fatta di sacrifici e sudore, facendo della cucina la sua unica ragione di vita. Ogni piatto che prepara, ogni tecnica che perfeziona, è il risultato di un cammino fatto di notti insonni, sfide e sogni infranti, ma anche di quella passione che brucia dentro, alimentata dalla voglia di dimostrare che anche chi parte da zero può arrivare a toccare le stelle. 

La storia

Nato il 25 giugno 1994 a Brașov, in Romania, la sua infanzia non è stata facile. I genitori di Claudiu si sforzavano di garantire una vita dignitosa, ma i litigi frequenti tra loro lo costringevano a cercare rifugio presso gli zii, a Brașov, dove trovava conforto nell’affetto delle cugine. La situazione economica della famiglia si aggravò quando Claudiu aveva appena 9 anni, e fu la madre a prendere una decisione difficile: emigrare in Italia, a Rondissone, per garantire un futuro migliore a suo figlio. Suo padre, incapace di prendersi cura di lui da solo, lo lasciò con la zia Veronica, che lo accolse con affetto insieme alle sue cugine, Andreea e Anca. Il marito della zia lavorava anch’esso in Italia.  

Nel frattempo, ha iniziato ad apprezzare il cibo, perché prima di vivere con la zia era molto schizzinoso: “Non mangiavo formaggi, trippa, sanguinaccio o funghi. Ricordo un giorno in cui mia zia dovette trattenersi a lavoro più del solito e in casa avevamo solo un pezzo di pane leggermente ammuffito e un barattolo di senape. Visto che si faceva tardi e non avevamo mangiato nulla per tutto il giorno, insieme alle mie cugine riuscimmo a improvvisare una cena: pane con senape e cipolla con sale. Quella è diventata una delle mie più belle memorie d’infanzia. Da allora, ogni volta che torno in Romania, il primo pasto che mangio è una fetta di pane con senape,” ricorda Claudiu. 

Nel 2005, all’età di 11 anni, Claudiu si riunì finalmente con la madre in Italia, a Rondissone, ma il loro rapporto si svolgeva ancora in difficoltà: lei lavorava come badante e non poteva ospitarlo. Così, Claudiu continuò a vivere con gli zii e le cugine, che sono venute anche loro in Italia dal marito della zia, e lo aiutarono a integrarsi nella nuova realtà. Arrivato in Italia, Claudiu dovette affrontare le difficoltà di adattarsi a una lingua completamente diversa, a un sistema scolastico e culturale che gli erano estranei. La barriera linguistica era uno degli ostacoli più grandi: i primi mesi furono durissimi, con Claudiu che faceva fatica a comunicare, a comprendere gli insegnanti e a socializzare con i compagni di scuola. Ma la sua determinazione e la sua voglia di riuscire lo spinsero a superare ogni difficoltà, impegnandosi al massimo nello studio dell’italiano. La zia e gli zii lo sostenevano costantemente, cercando di aiutarlo a sentirsi parte della nuova famiglia e del nuovo mondo che stava lentamente scoprendo. 

Le difficoltà quotidiane non si limitavano solo alla scuola, ma anche alla vita in generale. Il 22 dicembre 2008, mentre stava cercando di adattarsi alla sua nuova vita, Claudiu ricevette una telefonata che cambiò tutto: suo padre era morto. La notizia fu devastante, e anche se la distanza da casa gli aveva impedito di essere vicino al padre negli ultimi anni, la sua morte fu un colpo che lo segnò profondamente. Questo evento tragico accentuò ancora di più la solitudine che sentiva lontano dalla sua terra e dalla sua famiglia. Ma fu anche un punto di svolta che lo spinse a trovare una nuova forza dentro di sé. 

Nel 2009, Claudiu aveva 15 anni e, dopo aver terminato le scuole medie, ha dovuto scegliere il suo percorso. “Nel 2009 ho terminato le scuole medie e ho dovuto scegliere il mio percorso. Dopo aver valutato diverse opzioni, ho deciso di intraprendere la strada della cucina,” racconta Claudiu. Un settore che aveva sempre attirato la sua attenzione. 

Così, si iscrisse al liceo “Carlo Ubertini” per imparare l’arte culinaria, consapevole che la cucina rappresentava una via per realizzare il suo sogno. Superando le difficoltà legate all’integrazione e alle differenze culturali, si impegnò a fondo nello studio e nella pratica, cercando di eccellere in ogni aspetto del suo percorso. L’Italia, con la sua cultura gastronomica unica, divenne il suo punto di riferimento, e Claudiu iniziò a coltivare il sogno di entrare nel mondo delle cucine stellate. La passione per la cucina italiana, il desiderio di imparare e la sua tenacia lo portarono a fare il salto verso la Francia, dove si perfezionò e acquisì una formazione internazionale, ma mai dimenticò l’importanza dell’Italia nel suo percorso di crescita. 

Dopo il diploma, nel 2014, si trasferì in Francia per approfondire le sue conoscenze gastronomiche, studiando al CFPPA Adrien Zeller vicino a Strasburgo. I primi due anni come apprendista all’“Hostellerie des Châteaux” a Ottrott lo introdussero nel mondo dell’alta cucina. Nel 2018, completò la sua formazione con un diploma di panettiere al CFA Echau. Ma fu nel 2023 che la sua vita prese una svolta decisiva: un vecchio compagno di scuola, Dragoș, lo ricollegò con Roxana, che gli fece una sorpresa iscrivendolo a un programma televisivo di cucina, che cambiò tutto. 

Chi avrebbe mai immaginato che, dopo due anni dalla sua iscrizione, il 26 marzo 2025 sarebbe diventato una data storica per Claudiu?

Durante le audizioni di “Chefi la cutite” (Hell’s Kitchen Italia), uno dei programmi culinari più seguiti in Romania, il giovane chef ha conquistato i cuori dei giurati, ottenendo un risultato storico al primo turno: tutti e quattro i coltelli d’oro, il massimo riconoscimento possibile. 

 Il piatto che ha colpito i giurati è stato un filetto di triglia con finocchio glassato con gel di mandarini e salsa di vino rosso e ossa di pesce, che ha mostrato non solo la sua abilità tecnica, ma anche grande originalità. La sua prestazione ha impressionato i celebri chef giurati, tra cui Chef Orlando Zaharia, Chef Richard Abou Zaki, Chef Stefan Popescu e Chef Alexandru Sautner. Claudiu ha dovuto poi fare una scelta difficile: tra tutte le offerte ricevute dai giurati, ha scelto di unirsi alla squadra di Chef Orlando Zaharia. 

“Sì, praticamente quando ho visto apparire il primo coltello d’oro, sono rimasto stupito, ma in un certo senso speravo di prenderne almeno uno, perché in quel momento avevo problemi con il lavoro, cioè non potevo avere tanti giorni liberi e speravo davvero di ottenere un coltello d’oro per non dover affrontare tutte le prove del bootcamp e riuscire comunque a entrare direttamente nelle squadre. Dopo, quando li ho visti tutti e quattro esposti, sono rimasto semplicemente sotto shock, non avevo più parole, non avevo più nulla in testa. Per me ha significato tantissimo, tutti questi anni passati in cucina e tutti i sacrifici fatti finalmente venivano ricompensati, racconta lui. 

“Dopo ho capito che avrei avuto una grande responsabilità, perché il coltello d’oro significa che devi portare la squadra il più lontano possibile, e so che sarà difficile soddisfare le aspettative dello chef. Ora so che avrò una pressione enorme su di me e che, per tutto il corso della stagione, dovrò fare bene e non deludere chi crede in me, soprattutto lo chef Orlando. Quando mia madre ha saputo che ho preso il coltello d’oro, si è rallegrata anche lei. Purtroppo, non era lì con me a Bucarest, era in Italia”, aggiunge. 

Questo premio, ottenuto al primo turno, segna un punto di non ritorno nella sua carriera, ma anche un nuovo inizio. Nonostante il successo, Claudiu sa bene che il concorso non è finito e che la strada per vincerlo è ancora lunga.  

Oggi, Claudiu Ghergut lavora come Sous Chef in un ristorante con una stella Michelin in Svizzera, un traguardo straordinario per un giovane chef. La sua esperienza internazionale, unita alla passione e alla determinazione che lo contraddistinguono, lo rendono un esempio di come, nonostante le difficoltà, la passione per ciò che si fa può portare a risultati straordinari. 

La sua carriera, iniziata in una piccola cucina di Rondissone, continua a evolversi. Claudiu, tuttavia, non dimentica mai da dove è partito e spera di vincere il concorso “Chefi la cutite” (Hell’s Kitchen Italia) e tornare in Romania per continuare la sua carriera nel suo paese d’origine, dimostrando che anche i sogni che sembrano impossibili possono diventare realtà. 

 

 Il piatto che ha colpito i giurati è stato un filetto di triglia con finocchio glassato con gel di mandarini e salsa di vino rosso e ossa di pesce

 

 

Durante le audizioni di “Chefi la cutite” (Hell’s Kitchen Italia)

I celebri chef giurati, tra cui Chef Orlando Zaharia, Chef Richard Abou Zaki, Chef Stefan Popescu e Chef Alexandru Sautner

Claudiu Chefi la cutite” (Hell’s Kitchen Italia)

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