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Maxi frode IVA nel settore delle materie plastiche: 13 arresti e sequestri per 100 milioni di euro

Operazione internazionale smaschera un complesso sistema di evasione fiscale nel settore delle materie plastiche

Maxi frode IVA

Maxi frode IVA nel settore delle materie plastiche: 13 arresti e sequestri per 100 milioni di euro

La Guardia di Finanza ha eseguito un'operazione su vasta scala contro un'organizzazione criminale dedita a una complessa frode all'IVA nel settore della commercializzazione e lavorazione delle materie plastiche e dei prodotti chimici per l'industria. L'operazione ha portato all'emissione di tredici misure cautelari, tra cui sei arresti in carcere e sette ai domiciliari, e al sequestro preventivo di beni per un totale di circa 100 milioni di euro, corrispondente al profitto illecito ottenuto.

L'inchiesta ha svelato un sistema fraudolento basato sull'utilizzo di società "cartiere", ossia entità fittizie create al solo scopo di emettere fatture false e facilitare l'evasione dell'IVA. Queste società, distribuite in varie regioni italiane, acquistavano polimeri da intermediari europei e li rivendevano sottocosto ad altre aziende di comodo, amministrate da prestanome e prive di reale operatività. Questo meccanismo permetteva agli indagati di immettere sul mercato prodotti a prezzi significativamente inferiori rispetto ai valori di mercato, distorcendo la concorrenza e causando un danno significativo all'erario.

Tra il 2018 e il 2023, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti per un totale di 500 milioni di euro, determinando un'evasione dell'IVA di circa 100 milioni di euro. Le indagini hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 52 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla frode IVA, emissione e utilizzo di fatture false, omesse dichiarazioni e versamenti d'imposta, nonché indebite compensazioni.

Il fenomeno delle frodi carosello nel settore delle materie plastiche non è nuovo in Italia. Negli ultimi anni, diverse operazioni delle forze dell'ordine hanno portato alla luce schemi simili. Ad esempio, nel dicembre 2024, la Guardia di Finanza di Trieste ha scoperto un'evasione IVA di oltre 1,3 milioni di euro nel commercio internazionale di tessuti e polimeri provenienti dalla Cina, coinvolgendo imprenditori campani del settore . Nel febbraio 2025, un'operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia ha portato all'arresto di 12 persone e al sequestro di beni per 8,5 milioni di euro, smantellando un'associazione per delinquere di matrice 'ndranghetista responsabile di una frode fiscale di oltre 365 milioni di euro nel commercio di materie plastiche. 

Queste operazioni evidenziano la pervasività delle frodi fiscali nel settore delle materie plastiche e la necessità di un'azione coordinata a livello nazionale e internazionale per contrastare efficacemente tali fenomeni. Le frodi carosello, in particolare, rappresentano una sfida significativa per le autorità fiscali, poiché sfruttano le normative comunitarie sulle transazioni intracomunitarie per evadere l'IVA, causando perdite miliardarie alle casse dello Stato.

L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza rappresenta un passo importante nella lotta contro l'evasione fiscale e testimonia l'impegno delle autorità italiane nel preservare l'integrità del mercato e garantire una concorrenza leale tra le imprese. Tuttavia, la complessità e la diffusione di questi schemi fraudolenti richiedono un costante aggiornamento delle strategie investigative e una stretta collaborazione internazionale per prevenire e reprimere efficacemente tali illeciti.

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