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Conad, maxi sequestro per frode: ex dirigenti sotto accusa per oltre 14 milioni

Un'indagine sconvolgente travolge la grande distribuzione: ex vertici Conad accusati di frode milionaria

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Conad, maxi sequestro per frode: ex dirigenti sotto accusa per oltre 14 milioni

Un nuovo terremoto giudiziario scuote il mondo della grande distribuzione: l'ex amministratore delegato e l'ex direttore finanziario di Conad sono al centro di un’inchiesta per frode e appropriazione indebita, con un sequestro milionario disposto dal Gip del tribunale di Bologna, Nadia Buttelli, su richiesta della Procura. L'indagine, coordinata dal procuratore facente funzioni Francesco Caleca e dalla pm Michela Guidi, ha portato alla luce un complesso sistema di società fittizie e false consulenze, attraverso cui gli indagati avrebbero drenato fondi milionari ai danni dell'azienda.

Secondo quanto ricostruito dal nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, l'ex vertice della società, insieme ai propri familiari e con l’interposizione di una fiduciaria, avrebbe creato una società di consulenza con sede a Milano. Questo sarebbe stato il perno di un sistema illecito attraverso il quale sarebbero stati incassati oltre tre milioni di euro da aziende di trasporto e deposito in occasione della stipula di contratti con fornitori di servizi. Ma il quadro si complica ulteriormente: dalle indagini emergono versamenti per 11,3 milioni di euro effettuati da un imprenditore romano residente all’estero, ufficialmente giustificati da prestazioni di consulenza mai realmente fornite.

Le operazioni finanziarie sospette, i flussi di denaro e i rapporti tra i soggetti coinvolti hanno insospettito gli inquirenti, che hanno deciso di agire con il sequestro preventivo, per evitare ulteriori sottrazioni di fondi e consolidare le prove a carico degli indagati. Nella rete dell’indagine sono finiti anche i familiari degli ex dirigenti: tra gli indagati figurano infatti la moglie e il figlio dell’ex amministratore delegato Pugliese, oltre al fratello dell’ex direttore finanziario Bosio.

Le indagini della Procura proseguono per delineare l’effettiva estensione della frode e il possibile coinvolgimento di altri soggetti nel meccanismo illecito. Il caso getta un’ombra su una delle realtà più consolidate della grande distribuzione italiana, sollevando interrogativi sulla governance e sui controlli interni delle aziende di questo settore strategico. Gli sviluppi dell’inchiesta potrebbero portare a ulteriori colpi di scena, mentre la magistratura continua a scandagliare documenti e transazioni per ricostruire il mosaico di questa complessa operazione finanziaria.

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