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Due immobili degradati valgono solo 5mila euro: il Comune svende per finanziare il pluriuso

Prosegue la strategia di alienazione dei beni comunali: dopo l’edificio di Santo Stefano, si punta a completare gli investimenti per le strutture logistiche e sociali della città

Candia Canavese

Due immobili degradati valgono solo 5mila euro: il Comune li mette in vendita per finanziare il pluriuso

Un valore simbolico più che economico, ma che contribuirà comunque a dare nuova linfa agli investimenti comunali: è quanto emerge dalla perizia affidata a un geometra dal Comune di Candia Canavese, secondo cui due piccoli edifici acquistati anni fa dall’amministrazione – uno in via Garibaldi, l’altro in vicolo del Ghetto – hanno un valore complessivo di appena 5mila euro, a causa del loro grave stato di degrado. La loro presenza nel piano delle alienazioni risponde alla necessità di liberare il patrimonio immobiliare da strutture inutilizzabili, evitando spese di ristrutturazione e aprendo invece alla possibilità di vendita tramite asta pubblica. Il sindaco Mario Mottino ha spiegato che i due immobili «non sono adatti a uno scopo pubblico», aggiungendo che un eventuale intervento di riqualificazione sarebbe troppo oneroso per le casse del Comune.

Un privato, invece, potrebbe essere interessato al terreno e al potenziale edificabile, seppur limitato. La somma ricavata sarà destinata a implementare il capitolo degli investimenti, che di recente si è già arricchito grazie alla vendita di un altro immobile, stavolta molto più redditizia. Si tratta dell’edificio situato sulla collina di Santo Stefano, già utilizzato parzialmente come sede per impianti di telecomunicazioni e affittato da tempo alla società Cellnex Italia Spa, ora divenuta proprietaria della struttura grazie a un acquisto formale da 55mila euro.

I proventi sono stati subito destinati al completamento del primo lotto del nuovo pluriuso, l’edificio polifunzionale alle spalle di piazza Europa che oggi ospita il magazzino comunale, un’officina, un servizio igienico e lo spazio per il nuovo scuolabus acquistato insieme al vicino comune di Barone Canavese, con cui è stata divisa la spesa per il trasporto scolastico degli alunni residenti.

Una struttura considerata di notevole valore logistico, perché consente a Candia Canavese di non dover più ricorrere all’affitto di spazi parrocchiali per il deposito dei propri mezzi e attrezzature. Il secondo lotto dell’edificio, ancora da realizzare, prevede un salone per incontri pubblici, mostre, convegni e le prove della banda musicale, oltre a una nuova sede per gli ambulatori medici e infermieristici, oggi collocati in spazi non più a norma e funzionanti solo grazie a deroghe temporanee.

Il progetto definitivo del secondo lotto è già stato trasmesso alla Regione Piemonte per partecipare a un bando di finanziamento regionale, mentre il primo intervento è costato poco più di 500mila euro, coperti anche grazie alla recente vendita a Cellnex. Il sindaco Mottino ribadisce che l’obiettivo è continuare su questa linea: valorizzare e razionalizzare il patrimonio pubblico, vendendo ciò che non può essere riqualificato e concentrando risorse su strutture funzionali e moderne, a beneficio dell’intera comunità.

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