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20 Marzo 2025 - 09:50
La Guardia di Finanza indaga sui contributi che il Comune di Chivasso ha concesso all'Agricola per il Carnevale
Blitz della Guardia di Finanza in Comune a Chivasso e a Palazzo Rubatto, sede della Pro loco. Nel mirino ci sono i contributi che negli ultimi anni l’amministrazione di Claudio Castello ha concesso all' Agricola di Davide Chiolerio.
Questa mattina, giovedì 20 marzo, le Fiamme Gialle di Chivasso si sono presentate negli uffici municipali e nella sede dell’associazione turistica locale per acquisire documenti relativi ai finanziamenti. Bocche cucite al momento, ma il collegamento con gli accertamenti che il Comune ha avviato sulle rendicontazioni dell’Agricola sembra più che plausibile.
L'ipotesi di reato su cui si indaga, da quel poco che trapela, sarebbe truffa in erogazione pubblica. I finanzieri stanno visionando la documentazione dei bilanci degli ultimi anni per verificare la correttezza della gestione dell'associazione che riceve contributi pubblici da Comune, Regione e ministero. Gli accertamenti sono coordinati dalla procura di Ivrea, pm Giulia Nicodemi, che si sarebbe messa in moto su segnalazione del Comune di Chivasso e del Ministero della Cultura. Il condizionale è d'obbligo.
Questi, invece, sono i fatti, ad oggi.
Solo pochi giorni fa, l’associazione ha saldato un debito di 12.364,06 euro con le casse comunali, come previsto dalla determina dirigenziale del 20 febbraio 2025. E nello stesso periodo, l’amministrazione Castello ha concesso un contributo da 17.000 euro per il Carnevale Storico 2025, nonostante la guerra fredda degli ultimi mesi. Guerra che sembrava destinata a concludersi con la mano tesa del Comune. Ma adesso l’indagine della Finanza rischia di rimescolare le carte.
La finanza di fronte alla sede dell'Agricola
I rapporti tra Palazzo Santa Chiara e Palazzo Rubatto sono stati tutt’altro che idilliaci. Nel 2023, la Pro Loco aveva ricevuto un contributo comunale da 30.000 euro, con un anticipo del 70% (21.000 euro). Poi era arrivata la richiesta di coprire anche l’IVA sugli incassi (9.655,71 euro), ridotta solo parzialmente (1.019,77 euro). Il Comune aveva riconosciuto la differenza di 8.635,94 euro. Per il 2024, invece, il contributo di 21.000 euro è stato anticipato, ma la Pro Loco non ha mai fornito la rendicontazione promessa. Risultato? Il Comune ha dovuto versare all’Erario 840 euro di ritenuta, senza possibilità di recuperarli. Da qui la richiesta di restituzione dei 12.364,06 euro.
Al di là delle cifre, resta la domanda chiave: perché l’associazione non ha fornito la rendicontazione del Carnevale 2024? Il Comune, dopo l’iniziale richiesta di 45.000 euro avanzata da Chiolerio, aveva insistito per avere un quadro chiaro delle spese prima di concedere ulteriori fondi. Ma i documenti non sono mai arrivati.
Ora tocca alla Guardia di Finanza fare luce sulla vicenda. Un’indagine che arriva proprio dopo il Carnevale e che potrebbe riservare nuove sorprese nei prossimi mesi. La tregua tra il Comune e la Pro Loco rischia di durare poco.
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