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27 Febbraio 2025 - 17:18
Clamoroso: la Pro Loco deve restituire altri 12.000 euro al Comune. Il presidente Chiolerio nella bufera
Continua la “guerra del Carnevale” tra l’amministrazione comunale di Chivasso, guidata dal sindaco Claudio Castello (PD), e la Pro Loco L’Agricola presieduta da Davide Chiolerio. Tutto è esploso un anno fa con la richiesta da parte dell'associazione di 45.000 euro di contributo per l’edizione 2024 del Carnevale, respinta categoricamente dal Comune: una richiesta che ha innescato una serie di controlli da parte dell'Ente su come l'associazione turistica avesse speso i 30.000 euro ricevuti all'anno per i Carnevali 2022-2023.
Morale: in base alla determina n. 95 del 20 febbraio 2025, pubblicata in questi giorni all'albo pretorio, l’associazione presieduta da Chiolerio dovrà restituire (ancora) la bellezza di 12.364,06 euro per saldare le proprie pendenze con le casse di Palazzo Santa Chiara.
Ma procediamo con ordine e rimettiamo insieme i pezzi di una storia che si trascina da anni ormai.
Edizione del Carnevale 2023: Il Comune aveva concesso un contributo di 30.000 euro, versandone subito il 70% (21.000 euro). La Pro Loco ha poi chiesto di coprire anche l’IVA sugli incassi (9.655,71 euro), parzialmente ridotta dall’IVA sulle fatture di acquisto (1.019,77 euro). L’Amministrazione ha riconosciuto la differenza (8.635,94 euro).
Edizione 2024: Il Comune ha erogato il 70% del contributo, pari a 21.000 euro, che la Pro Loco si è detta disponibile a restituire perché gli incassi avrebbero coperto i costi. Peccato però che non sia mai arrivata la rendicontazione richiesta, e il Comune ha dovuto pagare all’Erario 840 euro di ritenuta, ormai non più recuperabili.
Restituzione finale: A fronte dell’anticipo 2024, delle spese IVA 2023 e della mancata rendicontazione, l’Amministrazione ha chiesto alla Pro Loco di restituire 12.364,06 euro. Oltre a ciò, non sarà concesso alcun ulteriore sostegno economico per il 2024, vista l’assenza di documenti contabili.
Insomma, un gran casino.
La domanda che tutti si pongono è: perché non è stata fornita alcuna rendicontazione da parte dell'associazione turistica local? Il Comune insisteva da tempo per un quadro chiaro delle spese, specialmente dopo la richiesta di 45.000 euro.
A inasprire i rapporti tra l'amministrazione di centrosinistra e l'Agricola, la scelta di due figure carnevalesche – l’Abbà e la Bela Tolera – caduta su esponenti di Fratelli d’Italia, rispettivamente il consigliere comunale di minoranza Enzo Falbo e l’attivista Isabella Caruso. Una scelta, evidentemente, in aperto contrasto con le idee politiche della Giunta di centrosinistra. Come dire: "sai che c'è, adesso te lo faccio io lo scherzo di Carnevale".
La situazione evidentemente è tesissima alla vigilia del Carnevalone che si terrà domenica 9 marzo, evento clou e conclusivo del carnevale chivassese. Tra i debiti da saldare (i famosi 12.364,06 euro) e la mancata rendicontazione, il Comune considera chiusi i rubinetti per il 2024.
Sta di fatto che, ancora una volta, il Carnevale di Chivasso non fa notizia solo per sfilate e divertimento, ma per una bufera che investe direttamente la gestione dell’Agricola, con il patron Davide Chiolerio. In tanti anni, un caso del genere non era mai scoppiato.
Resta da capire come la Pro Loco si muoverà nel 2025: riuscirà a trovare nuovi sponsor, o magari un compromesso con il Comune?
Per ora, in città non si parla d’altro che dell’imbarazzo e della bufera che circonda Chiolerio, mentre la festa più amata dai chivassesi rischia di trasformarsi in una vera e propria resa dei conti: non solo finanziaria, ma anche politica. Perché evidentemente sulla politica l'hanno buttata...
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