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Tre anni di sfide per la sindaca Guazzora, ma “il tempo migliore è quello che deve arrivare”

La sindaca di San Mauro Torinese ha elencato gli obiettivi raggiunti e quelli previsti. Probabile la ricandidatura a fine 2026

Tre anni di sfide per Giulia Guazzora, la sindaca che guarda con fiducia al futuro: “Il tempo migliore è quello che deve arrivare”

Giulia Guazzora

«Queste sono alcune delle sfide che abbiamo affrontato a San Mauro in questi tre anni di mandato, sfide che ci obbligano a guardare avanti. Alla nostra città serve valorizzare il passato, migliorare il suo presente e veder riconosciuto il proprio diritto al futuro. Il tempo migliore è quello che deve arrivare». Queste sono state le parole della sindaca Giulia Guazzora pronunciate durante l’incontro pubblico della sua lista civica che si è svolto venerdì 14 marzo a San Mauro Torinese, in cui ha illustrato i traguardi raggiunti e le sfide per il futuro della città, in un evento di metà mandato che però per alcuni sa già di campagna elettorale.

Presenti alla serata sono stati, oltre alla sindaca e al referente della lista Bruno Bonino, Rudy Lazzarini per il PD, Aldo Parola come referente per il Centro Civico, Riccardo Carosso della lista civica dell’opposizione Due Ponti, Ivo Navazza per San Mauro Domani e Serena Stefani di Alternativa Democratica, più un centinaio di persone tra il pubblico.

Molti sono stati i temi affrontati, su cui la maggioranza ha affermato di impegnarsi attualmente, come il welfare, la scuola, il commercio, i trasporti, l’ambiente, la cultura e il tempo libero. Abbiamo chiesto a Giulia Guazzora quali sono stati gli obiettivi raggiunti e quelli in programma per il futuro, secondo la prospettiva della maggioranza.

Giulia Guazzora

Sindaca Guazzora, di che cosa si è parlato nello specifico?

Volevamo fare il punto della situazione su questi primi tre anni di mandato e porre l’attenzione sull’importanza del mondo civico, da allargare in questo senso. La presenza di altri soggetti civici, simili a noi per alcuni versi, è molto preziosa e importante. Abbiamo presentato gli obiettivi raggiunti, quelli in corso d’opera e quelli da raggiungere entro fine mandato, come la Casa di Comunità, i lavori sulle scuole del PNRR…

Questi lavori sono ancora finanziabili? Perché ormai il PNRR sta scadendo.

I circa cinque milioni di euro del PNRR destinati alle nostre scuole sono conclusi. Così come sono conclusi i rii collinari, e il Castelletto che inaugureremo adesso. Per la Casa di Comunità, la fine lavori prevista è tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. La rendicontazione va fatta entro il 31 dicembre di quest’anno. Abbiamo poi il Museo del Territorio che prevediamo di far partire entro l’autunno.

Per il Castelletto, antenna MaB e ufficio turistico, c’è già una data per l’inaugurazione?

Il 25 maggio, il fine settimana della Festa delle Fragole. Non è però una data ancora definitiva. Se dovesse slittare, l’inaugurazione sarebbe a settembre per la festa del santo patrono. Del resto, la serata è stata anche un’occasione per ringraziare chi, fuori e dentro l’amministrazione, ci ha accompagnati. Il nostro percorso civico è stato quello di coinvolgere persone che magari della politica si disinteressavano o ne sapevano poco.

Quali risultati numerici avete ottenuto da questo?

La sala era strapiena. C’erano almeno cento persone, durante una serata di pioggia. È stato un dato molto positivo e c’erano diversi tipi di persone, al di là degli esponenti delle liste civiche. C’erano persone del mondo della scuola, associazioni, comuni cittadini. Questo vuol dire che nelle città medio-piccole come la nostra il civismo fa la differenza, senza nulla togliere ai partiti che svolgono il loro ruolo. Avere una componente civica più forte permette di essere più radicati nella società civile e di avere un dialogo meno filtrato da ideologie.

La sala "Ilaria Alpi" il 14 marzo

Il consigliere Bonino ha rimarcato due punti importanti per la San Mauro del futuro: la lotta allo spopolamento e la rivalorizzazione industriale della zona Pescarito. Che cosa si può fare nel concreto?

Abbiamo sicuramente fatto un ragionamento a riguardo. Per quanto riguarda l’industria, venerdì 14 è venuta la premier Meloni a Pescarito, ed è molto significativo. Grazie all’insediamento di Argotec, ma non ci sono solo loro, la zona può essere rilanciata. Argotec è il caso più eclatante, con quel settore (aerospaziale, ndr) che è sempre più in crescita. Ma anche Bordignon e Bas Company, che sono aziende storiche del Pescarito, stanno facendo investimenti importanti. Si aggiunge anche Iveco. Ci fa piacere l’attenzione verso la zona, e per il futuro vorremmo far capire quanto sia importante la linea 2 della metro per l’area. Già adesso è attiva la linea 20 di GTT, che prima non c’era, e che tanti lavoratori usano.

Come può il Comune attirare nuove imprese?

Attraverso delle scontistiche, come abbiamo fatto per attirare Argotec. Abbiamo fatto una delibera apposta, chiaramente non solo per loro, ma per tutte le aziende che si vogliono insediare. Stiamo poi partecipando a un bando pubblico di rigenerazione per le aree industriali, insieme alle città di Amsterdam e Barcellona, e con dieci studi del Politecnico sul Pescarito. Quella è una zona centrale per il nuovo piano regolatore, che modificheremo. Apriremo l’area a nuovi usi, tranne quello abitativo. Contiamo entro la fine del 2025 di approvare il preliminare del nuovo piano.

Una nota dolente però rimane quella della condizione degli asfalti in zona Pescarito, specialmente perché ci transitano non solo auto, ma anche tanti mezzi pesanti. È previsto il rifacimento degli asfalti?

Da quando non c’è più il consorzio, la situazione è diventata più difficile. Abbiamo fatto una grande pulizia tra settembre e ottobre, oltre che delle potature, che però sembrano non bastare mai. Adesso vedremo se con l’avanzo di bilancio si riuscirà a mettere qualcosa almeno per sistemare le vie principali della zona.

Il consigliere Bonino ha riferito poi dei dati sulla popolazione: negli ultimi 10 anni, sono arrivati 7000 nuovi cittadini a San Mauro e se ne sono andati via 6500, con un bilancio positivo di 500 nuove unità. Tenendo però conto anche del saldo demografico naturale, la città registra mediamente -120 abitanti all’anno. Come si può invertire questa tendenza?

Qualche risultato sicuramente si vedrà, io penso, col nuovo piano regolatore, che prevede una crescita demografica, così come la costruzione di nuovi edifici. Sul calo demografico nazionale si può fare poco, ma con questo si può attirare nuova gente in città. E poi le scuole: offriamo tanti servizi di alta qualità, la mensa fresca, lo scuolabus, la piscina gratuita. Tutte cose difficili da mantenere a livello di bilancio, ma che possono rendere la città più attrattiva per chi si vuole trasferire. Stiamo anche partecipando a un progetto della Compagnia di San Paolo per facilitare l’insediamento di giovani coppie tra i 18 e i 35 anni, un progetto che faremo insieme ad altri comuni. Secondo me passa tanto dai servizi, come i mezzi pubblici per raggiungere il centro di Torino, le linee 8 e 61, anche se abbiamo segnalato a Torino i problemi per quest’ultima.

Più che una segnalazione, sul 61 servirebbe un miracolo: corse che saltano, un pullman ogni 25/30 minuti, sovraffollamento… Problemi che si sono aggravati sempre di più negli anni. La GTT però è al 100% del Comune di Torino.

Spesso al mattino la linea è molto congestionata, ed è peggiorata. Speriamo migliori. Il collegamento della linea 8 è già stato un grande traguardo. Abbiamo poi la fortuna, in città, di avere molti parchi e spazi verdi, per il tempo libero e su cui abbiamo fatto dei lavori. Puntiamo molto sullo sport, piscina, PalaBurgo e palestre. Così si rende la città più attrattiva. Anche il bonus under 26 per i trasporti è stato un aiuto. Anche se i prezzi delle abitazioni qui rimangono alti…

Giulia Guazzora

Ecco, su questo punto tempo fa il consigliere Bongiovanni aveva detto: “La sindaca, che ora si lamenta, ha tolto dal bilancio 30mila euro per l’edilizia popolare”. Che cosa gli risponde?

Non è vero. Il Comune assegna, attraverso un bando, alloggi di proprietà di ATC. ATC rende gli alloggi abitabili e poi contatta San Mauro per metterli in graduatoria pubblica. Tempo fa, viste le difficoltà di ATC nel fare i lavori, avevamo stanziato 30mila euro per risistemare i nostri 25 appartamenti vuoti, che però sono molti di meno rispetto ad altri Comuni, come Collegno e Grugliasco. Il quadro giuridico, però, di fare interventi pubblici in alloggi di ATC era molto complesso, tantoché ATC poi quei soldi non li ha manco utilizzati. Adesso però, con un consorzio del CIT, riceveremo 250mila euro per acquistare due nuovi alloggi da destinare all’emergenza abitativa.

Una situazione sollevata invece da Paola Antonetto riguarda la sicurezza in città. Aveva affermato: “La ricetta dell’attuale amministrazione sulla sicurezza non funziona”, dopo i recenti furti in alcune case e le tentate aggressioni. Come replica su questo? C’è un’emergenza sicurezza?

La sicurezza è un tema ampio. Abbiamo il Tavolo della sicurezza, che è un tavolo istituzionalizzato, per far dialogare le forze dell’ordine, compresa la Polizia Locale, che termina il servizio alle 20 ma che verrà esteso in alcune occasioni in vista dell’estate, oltre che Protezione Civile e controllo del vicinato. Si riunisce periodicamente. C’è un soggetto di cui siamo a conoscenza che è particolarmente “vivace” in città. È stato incarcerato, mentre ora è in libertà ma con un foglio di via, e Questura e Prefettura gestiscono la situazione. Guardando però alla statistica, penso che San Mauro sia un paese abbastanza sicuro. Ci sono poi situazioni di persone ai margini della società di cui ci siamo fatti carico. Ma poi ci sono cose su cui il Comune non può fare molto, se non segnalare alle forze dell’ordine.

Adesso le faccio la classica domanda da non fare. A distanza di poco meno di due anni dalle prossime elezioni comunali, c’è già chi parla di campagna elettorale. Alla luce dei risultati raggiunti e dei vostri progetti, lei ha intenzione di ricandidarsi?

È un tema che è stato affrontato. Un mandato da cinque anni non è sufficiente per cambiare la città. Tanti progetti vedranno la loro conclusione tra qualche anno, ma altri – come il Pescarito – vedranno la loro conclusione tra 15 o 20 anni. Al momento, ci sono le condizioni anche per provare a fare un mandato successivo e provare a dare una continuità di amministrazione della città. Poi, naturalmente, la palla è in mano agli elettori. È ancora prematuro parlare di campagna elettorale: oggi puntiamo a portare a casa i risultati. A livello di bilancio a oggi, tante cose sono state fatte, pur con qualche errore, però è vero anche che cinque anni volano, e i tempi della burocrazia pesano su certi progetti. Ci servirà ancora del tempo.

Obiettivi raggiunti e previsti

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