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“Curiosa e molto interessata alla tecnologia”. Giorgia Meloni visita lo SpacePark (VIDEO)

Il tour a porte chiuse nella sede di Argotec, a San Mauro Torinese, ha generato entusiasmo tra i vertici dell’azienda. Molte le possibili applicazioni, da quelle civili a quelle per la difesa

Si è tenuta venerdì 14 marzo, in mattinata, l’attesa visita della Presidente del consiglio Giorgia Meloni a Torino e a San Mauro Torinese.

In seguito a un cambio di programma deciso all’ultimo, la premier si è recata alle 10:30 all’Inalpi Arena per assistere alle Special Olympics, e alle 12 allo SpacePark di San Mauro, la sede di Argotec, azienda che costruisce satelliti di piccole dimensioni, ma destinate a formare grandi reti.

Il CEO di Argotec, David Avino, si è detto molto entusiasta della sua visita, che è avvenuta comunque a porte chiuse. «Sono molto felice oggi di ricevere il Primo ministro. È un momento importante per Argotec, a testimonianza di tutta l’innovazione e degli investimenti sul made in Italy. Siamo una delle pochissime aziende con 100% del capitale italiano», ha fatto sapere Avino poco prima del tour privato nel cuore pulsante dell’azienda, dove i satelliti vengono assemblati e gestiti da una squadra di ingegneri di altissimo livello.

David Avino, CEO di Argotec

Argotec è un’azienda che ha la propria sede centrale nella ex-cartiera Burgo della zona Pescarito, e ha aperto i battenti lo scorso 18 ottobre alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Nonostante le sue due succursali negli USA, l’azienda ha scelto infatti l'Italia per la sua base operativa, in cui vengono assemblati satelliti di piccole dimensioni e controllati a distanza.

Il 14 gennaio 2025 Argotec ha lanciato in orbita “Pathfinder”, il primo satellite della costellazione HEO (Hawk for Earth Observation – Falco per l’Osservazione della Terra), realizzato per il programma IRIDE, che sarà composto, entro il 2026, da sei costellazioni progettate per fornire informazioni per una vasta gamma di servizi ambientali, di emergenza e di sicurezza per l'Italia. Voluti dal Governo, i progetti sono stati finanziati con le risorse del PNRR insieme a fondi del Piano Nazionale Complementare italiano (budget complessivo: 1,1 miliardi di euro). Entro la fine di quest'anno saranno lanciati altri nove satelliti Hawk da parte di Argotec, seguiti da ulteriori 15 entro giugno 2026 – fanno sapere dall’azienda.

Dopo la visita privata all’interno dello SpacePark, terminata intorno alle 13:20, Giorgia Meloni ha subito lasciato la struttura con la sua scorta, diretta verso l’aeroporto di Caselle.

«La visita è andata molto bene. Molto curiosa, il presidente ha voluto toccare con mano tante delle nostre attività: io dico sempre che qui entra l’alluminio ed escono i satelliti. Facciamo tutto al nostro interno: elettronica, informatica, termica, tutto. Il presidente è una persona molto curiosa e ha chiesto a tanti ingegneri le loro attività nel dettaglio. È stato un momento molto bello di confronto», ha aggiunto Avino a fine mattinata, che ha rimarcato la soddisfazione della premier di aver visto molti giovani al lavoro nello stabilimento.

Su un’azienda di questo tipo potrebbero però pesare i dazi minacciati dal presidente americano Donald Trump, anche se il CEO di Argotec non si dice al momento eccessivamente preoccupato, così come non si sente in concorrenza con Elon Musk: «Non abbiamo parlato dei satelliti di Musk. Abbiamo parlato delle nostre capacità: osservazione della Terra, telecomunicazioni e la scienza, in generale. I dazi di Trump non ci mettono ancora assolutamente in difficoltà. Si spera che si rilassi un po’ tutto il mondo, perché è importante; noi non abbiamo ancora subito alcun impatto. Il presidente voleva capire le capacità italiane di questo (la space economy, ndr)».

La presidente ha omaggiato Argotec della bandiera italiana nel cofanetto della Presidenza del Consiglio. Avino ha infine ribadito che attualmente Argotec non è un competitor per le aziende di Elon Musk – «Magari!», ha commentato scherzosamente – ed è attiva in ambiti differenti rispetto al patron di SpaceX e StarLink.

Numerose sono quindi le possibili applicazioni dei satelliti di Argotec, civili ma potenzialmente anche per fini di difesa militare: non è passata inosservata la presenza di un generale dell’esercito alla cerimonia.

Avino e il generale

Grande è quindi l’attenzione verso la space economy negli ultimi mesi, specialmente nella periferia di Torino, dove la scorsa settimana è stata annunciata anche la prossima inaugurazione di Space Industries, un’azienda con sede nel centro di Torino che aprirà a Settimo Torinese il prossimo autunno una fabbrica di satelliti di piccole dimensioni, non di proprietà dell’azienda per poi fornire dei servizi – come farà Argotec –, ma per conto di privati che necessiteranno di uno spazio per assemblare e testare i dispositivi da loro richiesti.

Meloni e Avino. Immagine postata su Instagram da Argotec

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