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15 Marzo 2025 - 16:45
Sindaci e sottosegretario nei pressi del ponte di Castiglione
Che Elena Piastra sia una professoressa della retorica politica lo si era già capito da tempo. Ma questa volta, la sindaca di Settimo Torinese ha superato se stessa con un lessico che meriterebbe un’analisi linguistica.
Il termine che sta facendo discutere? "Lavoro".
Sì, proprio quella parola che per la gente comune significa sudore, fatica, ore passate davanti a un computer (o a un cantiere, a seconda dei mestieri).
Per Piastra, evidentemente, significa altro.
Facciamo un passo indietro: il ponte di Castiglione, fondamentale per la viabilità dell’area, era stato finanziato nel 2018, poi confermato nel 2023 dal governo Meloni, salvo vedersi togliere i fondi con l’ultima legge finanziaria.
Ora, grazie a un miracoloso "lavoro di squadra", i soldi sono stati restituiti. E qui parte la querelle linguistica: dov’è il lavoro?
Uno dei commentatori della discussione social l’ha chiesto con una lucidità disarmante: Qual è il lavoro che ha fatto la sindaca per ottenere che il Governo rimettesse i soldi?
Piastra poteva dire "telefonata", poteva dire "sollecito", poteva dire "abbiamo chiesto con gentilezza", "abbiamo battuto i pugni su tutti i tavoli".
No, ha scelto "lavoro". Ma lavorare non significa forse sporcarsi le mani, fare sacrifici, macinare ore su ore di fatica? Perché se basta andare a fare un sopralluogo, stringere mani e farsi fotografare accanto a un sottosegretario per definire tutto questo "lavoro", allora è il caso di rivedere il significato della parola nel vocabolario.
A onor del vero, il merito di questo risultato non sembra esattamente attribuibile alle amministrazioni locali.
Lo ricorda bene l'ex consigliere comunale settimese Giorgio Chiarle, sottolineando che senza l’emendamento del senatore Roberto Rosso (Forza Italia), probabilmente il "lavoro di squadra" tanto sbandierato non avrebbe portato a nulla.
Traduzione: senza un atto concreto in Parlamento, tutta questa narrazione del "grande impegno politico" sarebbe rimasta una sceneggiata buona per i social.
E Stefano Caliciuri, giornalista, si lascia andare a un insolito moto di onestà intellettuale: "Tanto di cappello al governo che ha ritenuto il ponte un'opera utile".
Insomma, chi ha effettivamente lavorato (e qui nel senso vero del termine) è il governo centrale, non le amministrazioni locali, che si sono limitate a rivendicare il successo con grande agilità comunicativa.
Eppure, la sindaca ha trovato lo spazio per la solita sviolinata bipartisan, ribadendo che a lei non interessa il colore politico, ma solo chi si occupa del territorio. Un’uscita da manuale, perfetta per non sbagliare mai il tiro e rimanere sempre sulla cresta dell’onda.
Insomma, in questa storia tutti hanno lavorato, nessuno ha lavorato, ma alla fine i soldi ci sono.
Magari la prossima volta, invece di "lavorare", proviamo con un bel "abbiamo fatto presente con garbo" o, più onestamente, "abbiamo chiesto e qualcuno più in alto ha deciso di rimettere le cose a posto".
Sarebbe meno scenografico, ma sicuramente più aderente alla realtà.
Peralto sui racconti della sindaca di sè medesima, sul concetto di "lavoro" e "famiglia" nel settembre del 2024 avevamo già scritto un editoriale tutto concentrato su un'altra frase da manuale: "Lavoro 7 giorni su 7, mai meno di 12 ore al giorno", "Vedo le mie figlie solo al mattino, perché alla sera, quando rientro, "dormono".
Esattamente come tanti genitori - ribattevamo - che per molto meno (la sua indennità è di 4.500 euro al mese) e per dare un'esistenza dignitosa alla propria famiglia s'ammazzano di lavoro straordinario, turni massacranti e doppi lavori.
"E quasi ci verrebbe voglia di metterci a piangere... - scrivevamo - non fosse che quello che fa lei, lo fanno (felici di farlo), quasi tutti i sindaci d'Italia. Insomma non è un'esclusiva. Nei piccoli Comuni, senza operai e impiegati, lavorano molto più di lei e guadagnano decisamente meno di lei.... Vanno anche a spazzare le strade e a raccogliere l'immondizia! Rispondono al telefono. Accompagnano gli anziani a fare la spesa e le visite medica... Quindi? Come la mettiamo?".
C'è un però... Se è vero che è così impegnata perchè accettare la carica di vicepresidente dell'Anci Piemonte e presidente di Ali (Autonomie Locali Italiane) o partecipare a tutto quel che si muove in Italia organizzato dal Pd?.
Non tutti i sindaci cercano ribalte nazionali o usano le proprie cariche per costruire future opportunità. Lei sì.
Insomma, non c'è bisogno di fare la madonna per essere sindaca o di specificare che è tutto lavoro, perchè c'è lavoro e lavoro e non sempre il lavoro è un vero lavoro, a volte è anche "cazzeggio" specie in politica...
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