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Settimo Torinese
11 Settembre 2024 - 19:28
Ed eccola lì, di nuovo a piangere e a raccontarsi. Di nuovo a spiegarci quanto sia brava, super impegnata, super figa e super produttiva.
Di nuovo a triturarci le coscienze con quello che si sta perdendo con la famiglia. L'ennesimo compassionevole post di una che fa politica ai massimi livelli e ha pure il coraggio di rinfacciarcelo...
Elena Piastra la "chiacchierona", sindaca di Settimo Torinese a tempo part time, considerando che gran parte delle ore della giornata le usa a rispondere ai cittadini su Facebook.
Lo ha fatto anche oggi (con il fegato che le rodeva a mille, ma con garbo istituzionale), prendendo spunto da un commento pungente di una signora che suggeriva alla maggioranza di governo di "dedicarsi all'ippica" invece di "mangiare" con la politica.
Una cosa che si dice, una delle tante, della serie "governo ladro". Frasi fatte a cui non si sarebbe dovuto aggiungere neanche un beh.
E invece? Piastra s'è messa i panni della "Giovanna D'Arco in stile settimese" (ovviamente senza miracoli) e ha subito elencato una lunga serie di puntini sulle 'i' con tanto di dettagli sulla sua vita da sindaco.
Premessa.... Piastra tutto vuol fare ma non si abbasserà mai ai toni ridicoli della politica nazionale, che è poi quella che vorrebbe frequentare...
Perchè lei, cari noi, ha scelto questa vita per "l’amore per la città", non per "i soldi o altro". Niente interessi personali!
Perchè lei, cari noi, nel suo primo anno da sindaco, nel pieno del Covid, ha guadagnato appena 900 euro al mese, per la modica cifra di 10-12 ore di lavoro al giorno. Perché lei aveva un incarico da consulente a cui ha rinunciato. Perché ha continuato ad insegnare ad una terza media solo per portare gli studenti fino all'esame e via discorrendo.... Insomma cose trite e ritrite, cose che ha raccontato già un miliardo di volte...
Certo, poi le indennità sono state riviste e, guarda caso, aumentate (4.500 euro al mese). Dettaglio di non poco conto, ma che Piastra si affretta a giustificare: "sono calcolate in base al numero di abitanti e non è una scelta sua...". Vero il calcolo ma basta una piccola ricerca su internet per scoprire che qualcuno, quei soldi, li ha rimandati a Roma... Giusto per puntualizzare.
"Lavoro 7 giorni su 7, mai meno di 12 ore al giorno", "Vedo le mie figlie solo al mattino, perché alla sera, quando rientro, "dormono".
Esattamente come tanti genitori che per molto meno e per dare un'esistenza dignitosa alla propria famiglia s'ammazzano di lavoro straordinario, turni massacranti e doppi lavori.
E quasi ci verrebbe voglia di metterci a piangere... non fosse che quello che fa lei, lo fanno (felici di farlo), quasi tutti i sindaci d'Italia. Insomma non è un'esclusiva. Nei piccoli Comuni, senza operai e impiegati, lavorano molto più di lei e guadagnano decisamente meno di lei.... Vanno anche a spazzare le strade e a raccogliere l'immondizia! Rispondono al telefono. Accompagnano gli anziani a fare la spesa e le visite medica... Quindi? Come la mettiamo?
C'è un però... Se è vero che è così impegnata perchè accettare la carica di vicepresidente dell'Anci Piemonte e presidente di Ali (Autonomie Locali Italiane) o partecipare a tutto quel che si muove in Italia organizzato dal Pd?.
Non tutti i sindaci cercano ribalte nazionali o usano le proprie cariche per costruire future opportunità. Lei sì.
Stona o non stona (s'intende con le cariche) quel ribadire che questa vita non la si sceglie per i soldi, ma solo per un tempo limitato, massimo dieci anni, "perché lo spirito di servizio è quello che conta"?
Insomma le solite gran "balle" di Piastra... Oggi non ne aveva ancora sfornate e lo ha fatto!
Piastra come quei politici che dicono di aver "lasciato tutto per la politica" e poi non si staccano più dalla poltrona e per la cronaca già siamo su questa strada considerando che la sindaca "chiacchierona" sta in politica dai tempi di Aldo Corgiat, con la delega di assessora, quasi un ventennio...
Insomma, non c'è bisogno di fare la madonna per essere sindaca e forse un po' meno autocelebrazione non guasterebbero.
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