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Sciopero
07 Marzo 2025 - 10:47
Italia paralizzata dallo sciopero generale dell’8 marzo: trasporti, sanità e istruzione a rischio
Domani, sabato 8 marzo, l’Italia si prepara a vivere una giornata di disagi su più fronti. Lo sciopero generale, indetto dai sindacati Slai Cobas per il Sindacato di Classe, Cub, Usi-Cit e Flc Cgil, coinvolgerà trasporti, sanità, istruzione e settore autostradale, rendendo complicata la quotidianità per milioni di cittadini. La data non è casuale: la mobilitazione coincide con la Giornata Internazionale della Donna, unendo alle rivendicazioni lavorative anche un messaggio sociale per l’uguaglianza di genere e i diritti delle donne.
Il settore più colpito sarà senza dubbio quello dei trasporti, con treni a rischio cancellazione o variazione dalle 21 di oggi fino alle 21 di domani. Coinvolto il personale di Fs, Trenitalia, Trenord e Trenitalia Tper, con la sola garanzia dei servizi minimi nelle fasce orarie 6-9 e 18-21 nei giorni feriali.
Aerei e autostrade subiranno ripercussioni altrettanto pesanti: il personale aeroportuale aderente alla protesta potrebbe causare ritardi e cancellazioni nei voli, mentre sulle autostrade si prevedono code e rallentamenti ai caselli a causa dello stop del personale addetto dalle 22 del 7 marzo alle 22 dell’8 marzo. Il trasporto pubblico locale sarà invece a macchia di leopardo: si segnala l’adesione del personale Amt a Genova, con servizio sospeso dalle 21 dell’8 marzo alle 5 del 9 marzo, mentre non sono previste interruzioni significative a Milano, Roma e Torino.
Lo sciopero non risparmierà nemmeno il settore sanitario, anche se saranno garantiti i servizi essenziali nei pronto soccorso, terapie intensive, rianimazione e reparti di chirurgia d’urgenza. Un’altra grande fetta della protesta riguarda l’istruzione, con la sigla Flc Cgil che ha incluso nell’agitazione il personale di scuole, università, istituti di ricerca, Afam e formazione professionale. L’obiettivo dichiarato è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle disuguaglianze di genere e promuovere i diritti delle donne nel mondo del lavoro e della società.
L’8 marzo 2025 si prospetta come una giornata di mobilitazione su più livelli, con conseguenze concrete per chiunque si muova, lavori o necessiti di servizi essenziali. Se da un lato il diritto allo sciopero rappresenta una leva fondamentale per la tutela dei lavoratori, dall’altro il blocco simultaneo di trasporti, sanità e istruzione rischia di accentuare il malcontento generale, rendendo ancor più tesa una giornata già carica di significati simbolici e sociali.
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