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Salute
06 Marzo 2025 - 10:36
Il Tumore al Pancreas: Il "Big Killer" che ha Colpito Eleonora Giorgi e Altri Grandi Nomi
La recente scomparsa di Eleonora Giorgi ha riportato l'attenzione su una delle forme di cancro più insidiose e letali, il tumore al pancreas, spesso scoperto in stadio avanzato a causa della mancanza di sintomi evidenti nelle fasi iniziali. Secondo le previsioni, entro il 2030 questa patologia potrebbe diventare la seconda causa di morte per tumore, superando altre forme di neoplasie già temute. Attualmente, è già tra le prime quattro cause di mortalità oncologica e rappresenta una delle sfide più complesse per il mondo della medicina.
Uno dei motivi che rendono questa malattia così temibile è la difficoltà nella diagnosi: il tessuto fibroso che lo caratterizza rende complicata l’identificazione precoce, e nell’80% dei casi il tumore viene scoperto quando non è più operabile. La chirurgia, quando possibile, è l’opzione migliore per migliorare la sopravvivenza, ma la maggior parte dei pazienti riceve la diagnosi in uno stadio già avanzato, dove le possibilità di cura si riducono drasticamente. Un team di chirurghi, oncologi, nutrizionisti e gastroenterologi lavora quotidianamente per cercare di migliorare le prospettive di chi riceve questa diagnosi.
Tra i fattori di rischio più rilevanti ci sono fumo, età avanzata, condizioni mediche pregresse e predisposizione genetica. Non esistono ancora misure di prevenzione specifiche, ma condurre uno stile di vita sano può aiutare a ridurre il rischio. La lotta contro questa patologia non ha risparmiato nemmeno figure celebri, tra cui Gianluca Vialli, Luciano Pavarotti, Patrick Swayze e Steve Jobs. Anche Fedez ha rivelato nel 2022 di aver affrontato un tumore raro al pancreas, un tumore neuroendocrino, condividendo apertamente il suo percorso e le sfide psicologiche affrontate durante le cure.
L'addio a Eleonora Giorgi, avvenuto a 71 anni, ha scosso il mondo dello spettacolo e ha riportato l’attenzione su una malattia ancora troppo poco conosciuta. Carlo Verdone, con cui ha condiviso il set in alcuni dei suoi film più celebri, l'ha salutata con parole piene di affetto: "Grazie amore mio per quei film indimenticabili". La sua battaglia, come quella di tante altre persone, deve essere un monito per continuare a investire nella ricerca oncologica, l’unica strada per trovare cure più efficaci e migliorare la diagnosi precoce. La speranza è che, con i progressi della scienza, anche questo "big killer" possa essere sconfitto.
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