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06 Marzo 2025 - 16:35
A distanza di circa una settimana dall'ultima seduta del Consiglio comunale, continua a destrare polemiche quanto avvenuto lo scorso 27 febbraio.
Durante l'assemblea, si assistito a uno spaccamento dell'opposizione, che a S. Mauro tiene insieme le forze di centro-destra, due liste civiche e il Movimento 5 Stelle. A risollevare l'attenzione sul quanto accaduto è stata il consigliere Paola Antonetto, di Fratelli d'Italia, che ha attaccato il consigliere Riccardo Carosso, della lista civica Due Ponti:
«Carosso deve decidere da che parte stare, se rimanere all'opposizione o andarsi a sedere tra la maggioranza. Nella vita si può cambiare idea sul proprio schieramento politico, ma allora Carosso deve avere il coraggio di andarsi a sedere dall'altra parte dell'assemblea», ha commentato Antonetto.
Paola Antonetto
Il suo giudizio negativo è dovuto al fatto che, lo scorso 27 febbraio, Carosso abbia espresso il proprio voto a favore per la variazione al bilancio di previsione 2025-2027, fondamentale per capire come indirizzare la spesa pubblica e che, per forza di cose, è frutto di una scelta politica espressa dalla maggioranza.
Su questo punto, un altro esponente dell'opposizione ha voluto sottolineare chiaramente la propria posizione: «La mia posizione è 'no'! Il bilancio è un atto della maggioranza, e quindi io voto per forza contro», aveva dichiarato lo scorso 27 febbraio Roberto Pilone, della Lega.
Antonetto si è detta inoltre sorpresa dell'atteggiamento di Carosso durante la discussione relativa al rifacimento degli ultimi 300 metri collinari dell'asfalto di via Delle Pietre: «Lui stesso aveva detto di non conoscere la situazione della strada e neanche quante persone ci abitino, facendo una brutta figura con i cittadini. Avrebbe dovuto votare con noi».
Carosso si era invece astenuto, mentre la minoranza si era detta favorevole alla riasfaltatura della strada. Il consigliere della lista Due Ponti aveva giustificato la propria posizione dicendo di non avere elementi sufficienti per esprimersi in modo favorevole o contrario, e contestando la presunta frettolosità con cui sarebbe avvenuta la riasfaltatura:
«Ho apprezzato l'intervento dell'assessore Rastelli. Forse andare a chiedere che l'intervento venga eseguito in tempi ristretti sarebbe un impegno un po' problematico per l'Ente (il Comune, ndr). Se fosse stato possibile modificare il dispositivo, ad esempio facendo un piano triennale... Del resto, rifare un sedime stradale non è una cosa così immediata, e questa mozione mi sembra troppo impegnativa nei tempi. Chiedere di rifare in tempi brevi gli ultimi due tratti di quella strada è tanto, ma capisco anche le esigenze di chi abita lì, anche se non so quante persone ci abitino. Il mio voto sarà di astensione».
Riccardo Carosso
La posizione di Carosso è stata quindi intermedia tra quella della maggioranza di centro-sinistra e dell'opposizione, e almeno in parte in continuità con le parole dell'assessore ai lavori pubblici Luca Rastelli, il quale ritiene che una semplice riasfaltatura non sia sufficiente, ma bisognerebbe fare dei lavori più complessi nella zona, che riguardino anche il deflusso dell'acqua piovana e il sedime stradale. Sarebbe quindi un intervento ampio e oneroso, ma l'assessore ha fatto sapere che – al netto delle disponibilità economiche pubbliche – si è data e si sta dando priorità ad altre aree della città con più traffico o con più richieste di risarcimento per danni ai veicoli.
Mentre la battaglia politica continua a infiammare gli esponenti del Consiglio comunale, i cittadini della parte collinare di via Delle Pietre rimangono senza risposte su quando, come (e se) verrà sistemata quella via, pur pagando l'IMU come gli altri residenti.
Perentorie, infine, le parole del consigliere Antonetto sulle ambiguità di cui accusa il suo alleato: «Quello del consigliere Carosso è un atto politico, e lo fa convintamente. Ma io invito Carosso a sedersi in maggioranza. Queste sono le cose che rovinano la politica, e i 'piedi in due scarpe' confondono le idee ai cittadini e fanno perdere fiducia nella politica con ragione».
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