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L'albero cade, i cittadini pagano: inizia la battaglia legale contro l'assicurazione

Forse però a sbagliare è stata la maggioranza, vista la perizia dell'agronomo. L'accusa in Consiglio comunale

L'albero cade, i cittadini pagano. Inizia la battaglia legale contro l'assicurazione inadempiente

A quasi un anno di distanza dall'accaduto, ritorna a far discutere la caduta dello storico ippocastano in piazzetta Gente di Lampedusa a San Mauro Torinese, in un cortile degli edifici comunali.

La pianta era caduta il 22 marzo 2024 alle 5 del mattino, danneggiando l'edificio principale del Comune, ostruendo il passaggio pedonale tra le sale consiliari e il municipio, e soprattutto interrompendo l'erogazione dell'energia elettrica alle case di via Moncanino fino al primo pomeriggio. Un evento grave, che ha causato disagi e sollevato la domanda: «E se fosse passato da lì qualcuno?».

L'argomento è tornato al centro dell'attenzione lo scorso 27 febbraio, quando in occasione dell'ultimo Consiglio comunale, si è parlato dell'aggiornamento del bilancio di previsione 2025-2027. A sollevare le polemiche è stata Paola Antonetto, consigliere di FdI.

Oltre ai 20 mila euro di danni ai privati in via Moncanino (lo sbalzo di corrente aveva causato danni a centraline, caldaie ed elettrodomestici), coperti per fortuna dall'assicurazione per responsabilità verso terzi, si sono però aggiunte spese che il Comune ha dovuto sostenere (e sta sostenendo), come 17 mila euro di danni al tetto del Palazzo Civico, 13 mila euro per rimuovere l'albero e le macerie tramite procedura di "somma urgenza", e ancora 1448 euro (ad oggi) di spese legali per il Comune. Totale: più di 30 mila euro.

Sì, perché l'assicurazione contro gli incendi – che copriva anche scenari di questo tipo – non ha rimborsato la città in seguito alla caduta dell'ippocastano. Il motivo? Funghi patogeni dentro la pianta che ne hanno compromesso la stabilità.

Paola Antonetto

La polemica sollevata dal consigliere Antonetto ha riguardato una mancata presa di responsabilità da parte dell'amministrazione: «C'era la perizia di un agronomo del 2023 e la tomografia della pianta, per vedere se all'interno ci fossero funghi o altri agenti patogeni. Dopo la tomografia, dovevano potarla e mettere dei tiranti in acciaio, segno che c'era un problema e che l'agronomo aveva delle perplessità sulla stabilità della pianta», ha fatto sapere dopo il Consiglio comunale, quando invece la discussione ha riguardato invece chi dovesse pagare le spese legali contro l'assicurazione, se i cittadini o chi in Comune sarebbe responsabile dei danni.

«L'assessore Rastelli ha poi usato impropriamente la procedura di 'somma urgenza'. Se l'albero fosse caduto in mezzo alla strada (via Martiri della Libertà, ndr) e l'avesse ostruita, sarebbe stata opportuna, mentre l'albero è caduto in un posto in cui non ci passava nessuno. Ha chiamato una ditta che non aveva l'appalto per rimuovere la pianta tramite questa procedura straordinaria, e questa è stata la cifra. La 'somma urgenza' si usa quando c'è l'ostruzione di una strada o comunque un pericolo. Mi sembra che i cittadini di San Mauro meritino di meglio», ha aggiunto Antonetto.

Il Comune proseguirà quindi le azioni legali verso l'assicurazione che si è rifiutata di pagare la somma, e che non ha voluto raggiungere un "accordo bonario". «Se non lo fanno, è perché l'assicurazione pensa di avere ottime probabilità di aver ragione. Quindi forse è chi amministra che è in torto e non ha fatto quello che era stato suggerito di fare», ha aggiunto Antonetto. Le spese legali sono state inserite nel bilancio comunale, e verranno quindi sostenute dai cittadini sanmauresi, che – secondo l'opposizione – non meritano di dover pagare per la disattenzione di cui è accusata la maggioranza.

I danni a marzo 2024

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