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Basta topi in casa. Via libera alla collaborazione tra Comune e privati

Il Comune ha rivisto la propria posizione, dimostrandosi più attento al tema. Intrapresi i primi interventi pubblici

Basta topi in casa. Via libera alla collaborazione tra Comune e privati per risolvere il problema

L'area Pragranda

Buone notizie per i residenti del quartiere Pragranda a San Mauro Torinese. È stata approvata giovedì 27 febbraio, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, una mozione presentata dal consigliere d’opposizione Riccardo Carosso per creare un tavolo di confronto tra amministrazione comunale e privati con l’obiettivo mettere fine al problema dei topi nelle case.

I cittadini della zona lamentavano da tempo una presenza ripetuta e preoccupante di roditori di grandi dimensioni ai piani alti di diversi condomìni, come in via Borsellino e in via Alessandria, anche al quarto e quinto piano.

Lo scorso 6 febbraio, il nostro giornale aveva raccolto e pubblicato la testimonianza di Patrizia Maggiora, un’amministratrice di condominio che si occupa di diversi stabili della zona e che lamentava il fatto che il Comune non avesse risposto per molto tempo alle sue ripetute segnalazioni, oltre che a quelle dei suoi condòmini.

In data 8 febbraio, il municipio aveva smentito in una nota ufficiale sia che fossero pervenute segnalazioni precedenti da parte sua via PEC, sia che il problema fosse di «igiene pubblica» e almeno in parte di pertinenza comunale, come sostenuto invece da Maggiora.

La posizione espressa dalla sindaca Giulia Guazzora durante il Consiglio del 27 febbraio è stata però diversa, rilevando che il problema – dopo ulteriori approfondimenti – avrebbe anche una componente pubblica. Risulta invece difficile reperire le precedenti mail inviate al Comune negli scorsi anni:

La sindaca Giulia Guazzora

«Noi come Comune ci siamo attivati e abbiamo anche informato l’ASL. Ci sono pertinenze private e pertinenze pubbliche: sulla parte pubblica, l’ufficio ambiente si è attivato subito, effettuando un sopralluogo, e un intervento questa mattina. Stamattina ho avuto un lungo colloquio con l’amministratrice, e abbiamo condiviso che le segnalazioni erano pervenute solo per un condominio, in cui in passato si sono verificate diverse situazioni. Sinceramente mi dispiace che sia uscito sui giornali: ‘È da due anni che segnaliamo e il Comune non risponde’. È vero che c’è stato un cambio della persona che segue l’ufficio ambiente, e probabilmente in passato non siamo riusciti più a reperire le risposte che io penso siano state date e che presumo riguardassero aree private, che andavano trattate dal condominio. Ora mi sembra un problema più esteso, e penso che un insieme di più soggetti che monitori la situazione sia dovuto».

Il consigliere Riccardo Carosso, dopo aver presentato la sua mozione in cui sottolineava l’importanza del tema e come, con la bella stagione, tenendo le porte aperte i topi potessero anche intrufolarsi negli appartamenti, ha aggiunto la sua testimonianza, essendo residente nell’area:

Il consigliere Riccardo Carosso

«Per una settimana, tutte le notti, sparivano dal mio balcone 5 o 6 bocconi (veleno per topi, ndr), segno che molti topi arrivavano fino all’ultimo piano in cui abito. Un condòmino ha trovato uno di questi topi morto al pian terreno: compresa la coda, era grande come un gatto», ha affermato con estrema preoccupazione, aggiungendo però di aver visto un primo miglioramento della situazione negli scorsi giorni, con una minor presenza dei roditori.

La mozione, messa ai voti e approvata all’unanimità, impegna l’amministrazione comunale a collaborare maggiormente con i privati e gli amministratori di condominio, attraverso un tavolo di confronto ad hoc, per evitare che si verifichino di nuovo problematiche del genere.

Dopo i primi interventi di derattizzazione del Comune, intrapresi tra martedì 25 e mercoledì 26, il consigliere Carosso aveva pensato di ritirare la mozione, vendendo dei passi in avanti da parte del municipio. Tuttavia, nel corso della seduta del 27 febbraio, ha ritenuto opportuno portarla avanti e metterla ai voti:

«Ho pensato che fosse opportuno non ritirarla. Il mio dispositivo non si limitava a chiedere un’azione del Comune per quel problema specifico segnalato da un’amministratrice, ma fare in modo che ci fosse un’azione congiunta non solo con lei, ma anche coinvolgere tutta l’area, e quindi anche altri amministratori, in modo che l’azienda che ha fatto l’intervento per l’ente comunale dia anche delle direttive su che cosa fare all’interno dei palazzi e dei balconi», ha fatto sapere il giorno dopo la seduta, onde evitare che i cittadini agiscano in modo sparso.

«Le mozioni serie vengono votate. Quelle pretestuose no. Sono contento che la maggioranza si sia consultata e l’abbia votata senza alcun emendamento, ritenendola seria, strutturata e adeguata», ha aggiunto.

La maggioranza ha espresso quindi un’opinione un po’ diversa rispetto a quella esplicitata lo scorso 8 febbraio, quando si era detta disponibile a collaborare con i privati, ma non riteneva il problema, almeno in parte, di natura pubblica. Una posizione questa volta più attenta alle segnalazioni dei cittadini.

La questione era quindi reale e urgente, nonostante qualche consigliere della maggioranza avesse provato a sminuirne l’importanza lo scorso 9 febbraio, quando – poco prima della cerimonia per il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe – si era sfogato informalmente con la stampa, aggiungendo che «tanto i giornalisti la sparano sempre grossa», in una giornata decisamente poco adatta a polemiche di questo tipo. Il tutto nonostante avessimo prontamente pubblicato sia la segnalazione dei cittadini, in primis Maggiora, che la nota ufficiale del Comune.

Se ascoltare le posizioni di tutti – maggioranza comunale, opposizione e comuni cittadini – vuol dire «spararla grossa», allora continueremo a farlo. Con buona pace di qualcuno.

L’auspicio dei residenti della zona Pragranda è quindi di poter dormire “sonni più tranquilli”, senza presenze indesiderate (e anche di grosse dimensioni) sul proprio balcone di casa, evitando di dover agire in ordine sparso per arginare il fenomeno.

La delibera approvata va ora in questa direzione, e si sarebbe già visto qualche primo segnale incoraggiante a livello tangibile, con una diminuzione dei roditori.

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