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27 Febbraio 2025 - 12:03
Ingannato e sfrattato: a 80 anni credeva di aver trovato casa e invece...
Un uomo di 80 anni si ritrova imputato per invasione di edifici dopo essere caduto vittima di una truffa che gli ha fatto credere di poter finalmente avere una casa popolare. Si è presentato in tribunale mercoledì 26 febbraio 2025 per raccontare la sua versione dei fatti, assistito dall’avvocata Emanuela Cullari.
Tutto è iniziato nel dicembre del 2020, quando un individuo, spacciandosi per un funzionario dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino, gli ha offerto un alloggio in cambio di un acconto di 350 euro. L’anziano, che da anni viveva in condizioni precarie, ha visto in quell’incontro la fine di un incubo e l’inizio di una nuova vita. Ha ricevuto le chiavi, si è trasferito nell’appartamento e ha atteso il contratto che non è mai arrivato. Il presunto funzionario si è volatilizzato, e l’anziano, che non ha mai cambiato la serratura, ha continuato a vivere in quella casa ignaro delle conseguenze.
Ma i vicini, insospettiti da movimenti sospetti nei fine settimana, hanno segnalato la sua presenza e l’uomo si è trovato al centro di una vicenda giudiziaria. Il Comune di Torino, rappresentato dall’avvocato Matteo Giacolono, si è costituito parte civile nel processo, determinato a difendere il patrimonio immobiliare pubblico.
La storia di questo ottantenne solleva interrogativi inquietanti sulla trasparenza nell’assegnazione delle case popolari e sulla vulnerabilità delle persone più fragili, facili prede di truffatori senza scrupoli. È davvero giustizia portare a processo un anziano che potrebbe essere solo una vittima? Quali misure possono essere adottate per evitare che episodi del genere si ripetano? Mentre il procedimento legale va avanti, resta l’amarezza di una promessa tradita e il timore di un futuro ancora più incerto per chi, a 80 anni, sperava solo in un tetto sicuro.
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