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20 Febbraio 2025 - 16:39
Affitti sempre più cari, ma comprare casa richiede meno sforzo economico (foto di repertorio)
Nel 2024, il mercato immobiliare italiano registra un incremento del costo degli affitti, mentre si riduce l'impegno economico necessario per l'acquisto di un'abitazione. Secondo uno studio di idealista, basato sui dati dell'ultimo trimestre del 2023, in 17 province italiane il canone di locazione supera il 30% del reddito familiare, rendendo l'affitto un onere sempre più pesante per molte famiglie.
L'impegno economico per affittare un'abitazione è passato dal 26% al 30% del reddito familiare annuo, mentre lo sforzo richiesto per l'acquisto di una casa è sceso di 3 punti percentuali, attestandosi al 18%. Le città dove il peso dell'affitto è più elevato sono Firenze (48%), Napoli (47%), Roma e Venezia (41%), Milano (40%) e Como (36%). Anche Massa (34%), Vicenza (32%), Verbania (32%) e Bologna (31%) superano la media nazionale del 30%. Tra le città più accessibili per gli inquilini, si segnalano Terni e Vibo Valentia, dove il rapporto tra reddito e canone si ferma al 13%.
Nel secondo trimestre, oltre metà dei capoluoghi monitorati ha registrato aumenti nei canoni di locazione. I rincari maggiori si sono verificati a Napoli (+9%), Como (+8%), Roma e Lucca (+6%). Incrementi più contenuti sono stati registrati a Firenze (+5%), Torino (+4%), Genova (+4%) e Bologna (+3%). In controtendenza, Milano ha segnato una diminuzione del 3%, seguita da Pesaro (-5%), Massa (-9%) e Bolzano (-11%).
Sul fronte dell'acquisto, la maggior parte delle città ha visto una riduzione dello sforzo economico rispetto all'anno precedente. Le diminuzioni più significative si registrano a Milano e Bolzano, entrambe con 7 punti percentuali in meno, seguite da Venezia (-6 punti), Roma (-3 punti) e Napoli (-2 punti). Fa eccezione Belluno, che segna un incremento del 5%. In cinque capoluoghi, il rapporto tra reddito e prezzo di acquisto resta superiore al 30% raccomandato dagli esperti: Venezia (37%), Bolzano (35%), Milano (33%), Rimini e Napoli (32%). Firenze si attesta al 30%, mentre Roma (27%), Trento (26%) e Bologna (25%) restano sotto la soglia critica.
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell'Ufficio studi di idealista, il mercato immobiliare sta attraversando una fase di transizione. L'aumento dei tassi d'interesse ha causato una stagnazione, con molti inquilini che hanno preferito rimandare l'acquisto e rimanere in affitto, riducendo la disponibilità di immobili sul mercato. Tuttavia, la recente decisione della BCE di ridurre i tassi potrebbe favorire una ripresa delle compravendite e, parallelamente, un rallentamento dell'aumento dei canoni di locazione. Un trend da monitorare nei prossimi mesi, con effetti significativi sul bilancio delle famiglie italiane.
Nel 2024, il mercato immobiliare italiano registra un incremento del costo degli affitti, mentre si riduce l'impegno economico necessario per l'acquisto di un'abitazione
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