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Emergenza case, clamoroso in collina: tolti dal bilancio migliaia di euro per l'edilizia popolare

L’attuale maggioranza lamenta una situazione critica, dopo però aver tagliato i fondi per le ristrutturazioni. Ventiquattro alloggi restano vuoti

Emergenza case. Il Comune toglie dal bilancio 30mila euro per l'edilizia popolare

Immagine generata con l'intelligenza artificiale

Una situazione non solo delicata, ma ormai emergenziale: questo è quanto emerge a San Mauro Torinese per la condizione delle case popolari di ATC Piemonte Centrale, l’Agenzia Territoriale per la Casa che si occupa di recepire le domande di aiuto dei cittadini, con il Comune che fa da tramite.

Sono infatti numerose le richieste provenienti dai sanmauresi per poter accedere a questo servizio, così come lunga è la graduatoria. In base alla legge regionale 3/2010, ATC analizza le singole domande presentate dai cittadini, con i bandi indetti dal Comune, attraverso una commissione formata da molte figure: un magistrato, due rappresentanti ANCI, un funzionario regionale, due rappresentanti sindacali e uno di ATC.

La stessa sindaca Giulia Guazzora ha evidenziato il problema, sottolineando come il numero ridotto di case ATC nel territorio comunale sia una criticità concreta. Alla luce di ciò, il Comune ha avviato una serie di convenzioni per sistemare i cittadini in difficoltà, con associazioni no-profit, ma anche con residence ed enti privati, che in questi ultimi casi – come evidenziato dalla delibera n. 188/2020 dell’allora giunta Bongiovanni – sono «estremamente onerosi» per il bilancio comunale.

In realtà però, per quanto il numero di alloggi di edilizia popolare venisse indicato già allora come «limitatissimo» nella stessa delibera, l’ex-sindaco della città e attuale consigliere di minoranza Marco Bongiovanni ha voluto sottolineare come a fine 2020 avesse provato a migliorare la situazione:

Marco Bongiovanni, sindaco di San Mauro Torinese dal 2016 al 2021

«In realtà oggi le case ci sono, ma sono da sistemare. A fine 2020 erano stati messi a bilancio ed impegnati 30 mila euro proprio per sistemare 14 alloggi ATC da assegnare poi ai sanmauresi. Nel primo bilancio dell'attuale amministrazione, che ora si lamenta, hanno tolto quei soldi e rinunciato a sistemare gli alloggi».

I 30 mila euro stanziati dalla giunta Bongiovanni erano finalizzati a fornire un sostegno economico straordinario affinché ATC ristrutturasse quattordici case popolari allora vuote, per poi darle alla cittadinanza. Il contributo sarebbe servito per «fare degli interventi minimi ma necessari, non ristrutturazioni complete, ma sostituzioni di porte, interruttori e cose di questo tipo», ha fatto sapere l’ex-sindaco, aggiungendo che quel finanziamento da 30 mila euro «la sindaca, che ora si lamenta, l’ha tolto tra fine 2021 e inizio 2022 dal bilancio».

Un problema quindi noto da tempo e che ora si è aggravato, con gli alloggi da ristrutturare che nel mentre sono diventati 24. Il problema necessita ora di una soluzione, da trovare insieme tra Comune e ATC, affinché i cittadini più in difficoltà non restino indietro, e affinché il municipio non debba più ricorrere a strutture private molto onerose per ospitare chi non può permettersi una casa di proprietà o in affitto.

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