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20 Febbraio 2025 - 10:59
Giaveno, trovato un lupo morto: prima avvelenato, poi finto con un colpo d'arma da fuoco
La mattina di lunedì 17 febbraio 2025, una macabra scoperta ha scosso gli abitanti di borgata Pomeri di Giaveno: una donna ha rinvenuto la carcassa di un lupo ai margini della strada. L'animale, un esemplare di circa due anni, presentava segni di uno sparo, ma i successivi accertamenti hanno rivelato una realtà ancora più complessa.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali, che hanno immediatamente trasferito la carcassa al Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco per esami approfonditi. Qui, oltre alla ferita da arma da fuoco, sono state individuate tracce di veleno nello stomaco, suggerendo un possibile avvelenamento secondario dovuto all’ingestione di un animale contaminato, come potrebbe essere stato un ratto. Gli esperti hanno anche evidenziato segni di malnutrizione, compatibili con le difficoltà di sopravvivenza di un giovane lupo che ha perso il contatto con il branco.
La scoperta del veleno e del colpo d’arma da fuoco apre scenari investigativi diversi. Il proiettile non è risultato mortale, facendo ipotizzare che il lupo fosse già in condizioni critiche al momento dello sparo. Resta ora da chiarire chi abbia premuto il grilletto e in che contesto sia avvenuto l'episodio. Gli inquirenti stanno raccogliendo elementi per risalire ai responsabili, mentre il caso riaccende il dibattito sulla coabitazione tra lupi e attività umane nelle zone montane.
Giaveno, trovato lupo morto
L’episodio ha suscitato reazioni contrastanti: da un lato gli ambientalisti denunciano il rischio crescente per la fauna selvatica, chiedendo maggiori controlli contro l’uso illegale di esche avvelenate e la caccia di frodo. Dall’altro, alcuni residenti esprimono preoccupazione per la presenza dei lupi vicino ai centri abitati. La convivenza tra uomo e predatori selvatici resta un tema di forte attualità, che richiede soluzioni bilanciate tra tutela dell’ecosistema e sicurezza del territorio.
Mentre proseguono le indagini, il ritrovamento di Giaveno pone interrogativi sulla gestione della fauna selvatica e sulla necessità di strategie di coesistenza sostenibili. I lupi, tornati stabilmente sulle montagne piemontesi, rappresentano un patrimonio naturale, ma la loro presenza va affrontata con informazione e misure di prevenzione adeguate.
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