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San Benigno, il traffico soffoca il paese: serve una circonvallazione

Ogni giorno centinaia di auto e mezzi pesanti attraversano il centro abitato, congestionando le strade, aumentando l’inquinamento e mettendo a rischio pedoni e ciclisti.

San Benigno, il traffico soffoca il paese: serve una circonvallazione

San Benigno, il traffico soffoca il paese: serve una circonvallazione

San Benigno Canavese è ostaggio del traffico. Ogni giorno centinaia di auto e mezzi pesanti attraversano il centro abitato, congestionando le strade, aumentando l’inquinamento e mettendo a rischio pedoni e ciclisti. Un problema che si trascina da anni e che ora gli amministratori locali vogliono affrontare con un progetto ambizioso: una circonvallazione che devii il traffico fuori dal paese.

Se ne è discusso nell’incontro del 17 febbraio tra il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, i tecnici della Città Metropolitana e i rappresentanti dei Comuni di San Benigno, Chivasso, Montanaro, Foglizzo, San Giorgio Canavese, Volpiano e Brandizzo, oltre al presidente dell’Unione dei Comuni Nord Est Torino, Claudio Gambino. L’obiettivo? Individuare una soluzione concreta e reperire i finanziamenti per realizzarla.

I numeri parlano chiaro: solo il 22% del traffico di San Benigno ha origine locale, il resto sono veicoli di passaggio. Si tratta di automobilisti diretti a Torino, all’autostrada Torino-Milano, alla stazione ferroviaria e alle numerose scuole del territorio, senza contare i mezzi pesanti che collegano le aree industriali di Lombardore, Bosconero e San Benigno con le principali arterie autostradali. Il problema è aggravato dalla larghezza ridotta delle strade – in alcuni punti meno di 6 metri – e dalla mancanza di marciapiedi sicuri per i pedoni.

L'incontro di oggi con gli amministratori locali

A rendere il tutto ancora più critico è la presenza di un passaggio a livello ferroviario nei pressi del ponte sul torrente Malone, dove nelle ore di punta passano fino a sei treni ogni ora, bloccando il traffico per diversi minuti.

La proposta degli amministratori locali è chiara: realizzare una nuova viabilità che colleghi la SP 40 e la SP 87 fuori dal centro abitato. Un progetto in linea con i Piani Regolatori di San Benigno e Volpiano e con il Piano Territoriale Generale Metropolitano. L’idea è di suddividere l’opera in due lotti: uno a nord e l’altro a sud del Malone. Già con il primo tratto si otterrebbero benefici significativi per la sicurezza e la viabilità interna.

Il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha suggerito di avvalersi della Direzione Azioni integrate con gli Enti Locali della Città Metropolitana per elaborare uno studio sulle alternative progettuali. Ma resta un nodo cruciale: i finanziamenti. La realizzazione dell’opera dipenderà dalla capacità di ottenere risorse dalla Regione Piemonte e dai fondi nazionali, e su questo punto la Città Metropolitana si è impegnata a sostenere il progetto.

Il tempo stringe e il problema del traffico non si risolverà da solo. Gli amministratori locali chiedono risposte concrete e un impegno chiaro delle istituzioni per finanziare la circonvallazione. Senza una soluzione, San Benigno continuerà a soffocare tra ingorghi, inquinamento e disagi quotidiani. La palla ora passa alla Regione e al Governo: si troveranno i fondi per liberare il paese dal traffico?

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