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14 Febbraio 2025 - 12:31
Il bagno pubblico più costoso della storia del paese è sempre chiuso: "Perché non lo aprono?"
Brusasco, anno domini 2025: si torna a parlare di quel famoso bagno pubblico che, a questo punto, è più un miraggio (magari strofinare la lampada di Aladino può essere utile?) che una realtà. Realizzato dall'allora amministrazione guidata da Luciana Trombadore con ben 26 mila euro di spesa, giace ancora in attesa di essere inaugurato, adagiato in via Verrua Savoia, come un monumento all'eterno cantiere.
Già lo scorso anno la minoranza consiliare "Per Brusasco e Marcorengo" (con i consiglieri Anna Marolo, Carlo Giacometto e Daniele Testore) aveva sollevato il problema chiedendo, con tono più che comprensibile, come mai questo investimento non fosse mai diventato operativo.
Ora la storia si ripete: la stessa minoranza rilancia l'interrogazione al primo cittadino Giulio Bosso e alla sua giunta, sperando di ottenere qualche risposta in più durante il prossimo Consiglio comunale.
A voler essere "maliziosi", qualcuno potrebbe pensare che 26 mila euro per un bagno mai aperto siano un modo "creativo" di insegnare il valore della pazienza ai residenti. Ti scappa la pipì? Ehhh....
Del resto, in questi anni, ogni volta che Brusasco ha ospitato eventi o sagre, la gente si è arrangiata con bagni chimici o strutture pubbliche disponibili solo a orari limitati. Ma tant'è: pare che nessuno, tranne i consiglieri d'opposizione, si preoccupi più di tanto che questa costosissima toilette resti off-limits.
A complicare il tutto ci sarebbe la questione del contatore elettrico dell'edificio comunale, ritenuto colpevole di non reggere il carico. Stando a quanto riferito in precedenza, nell'autunno del 2021 ci sarebbero stati dei test che avrebbero messo in luce questa deficienza, promettendo un potenziamento dello stesso. Ebbene, a distanza di quasi quattro anni, pare che nulla sia cambiato.
Ma le curiosità della minoranza non finiscono qui. Nella più recente interrogazione si fa cenno anche a due eco-compattatori installati (e subito abbandonati) durante il precedente mandato. Altri soldi dei contribuenti spesi per macchinari che sembrano essersi mimetizzati nell'ambiente, sfuggendo a qualunque utilizzo pratico.
L'interrogazione, depositata il 5 febbraio, chiede in modo diretto se il Sindaco o l'Assessore competente abbiano intenzione di rendere finalmente fruibili sia il bagno pubblico che gli eco-compattatori. E, soprattutto, si domanda quando ciò dovrebbe accadere. Del resto, l'attuale amministrazione è in carica dal 2021 e, in teoria, avrebbe avuto tutto il tempo di risolvere almeno una di queste due incompiute.
La risposta è attesa per il prossimo Consiglio comunale. Intanto, il bagno pubblico più costoso di Brusasco (e probabilmente di mezza provincia) continua a starsene chiuso, mentre i cittadini si chiedono se avranno mai il piacere di varcarne la soglia.
Chissà, magari il 2025 è l'anno buono. Oppure no.
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