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Cronaca

Banconote e documenti falsi, droga e farmaci illeciti: avveniva tutto nel Dark Web e su Telegram

La Guardia di Finanza, in collaborazione con Europol e polizia spagnola, ha sgominato un’organizzazione che vendeva banconote e documenti falsi, oltre a droga e farmaci pericolosi

Banconote e documenti falsi

Banconote e documenti falsi, droga e farmaci illeciti: avveniva tutto nel Dark Web e su Telegram

Un vasto traffico di banconote false, documenti contraffatti e sostanze illecite operava nel dark web e attraverso Telegram, sfruttando criptovalute per i pagamenti. L’indagine, condotta dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria e dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, ha portato a tre arresti, all’oscuramento di 11 canali Telegram e al sequestro di 115mila euro, tra cui una parte in criptovalute come la Doge, resa popolare da Elon Musk.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Forlì, hanno ricostruito un sistema altamente strutturato che distribuiva oltre 10mila banconote false in euro, fabbricava e commercializzava documenti falsi e gestiva il traffico di farmaci pericolosi per la salute pubblica.

Le accuse nei confronti dei tre indagati spaziano dall’introduzione e spendita di valuta contraffatta al riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla sostituzione di persona e produzione di documenti falsi. L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali che sfruttano le piattaforme digitali per aggirare i controlli e operare nell’anonimato.

Il dark web, una porzione nascosta di internet accessibile solo attraverso software specifici come Tor, è spesso utilizzato da organizzazioni criminali per vendere prodotti e servizi illegali, grazie all’anonimato che offre ai suoi utenti. Proprio questa caratteristica ha reso il dark web una delle piazze principali per il commercio di denaro falso, documenti contraffatti, armi e droghe.

Telegram, invece, pur essendo una piattaforma di messaggistica tradizionale, viene sfruttato dai falsari per la sua crittografia avanzata e la possibilità di creare canali privati e anonimi, che rendono più difficile l’identificazione degli amministratori e dei partecipanti. Il connubio tra questi strumenti ha permesso ai truffatori di operare indisturbati fino all’intervento delle forze dell’ordine.

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