Non sono bastati gli atti di vandalismo nella zona Traversaro a sollevare polemiche, ci ha pensato il sindaco di Candia Canavese, Mario Mottino, con un post social dai toni decisi e senza filtri. Il tema? Le foto di bacheche vandalizzate pubblicate nel gruppo privato “Sei di Candia se…” e le accuse, neanche troppo velate, di alcuni cittadini che insinuano che quella zona sia abbandonata a se stessa.
La denuncia del sindaco: "A tacere si fa più bella figura!"
Nel suo post, Mottino non le manda a dire, definendo “deficienti” gli autori degli atti vandalici e “leoni da tastiera” coloro che, senza verificare i fatti, accusano l’amministrazione comunale di trascuratezza. "A tacere si fa (sicuramente) più bella figura!", scrive il sindaco, stanco di dover rispondere alle polemiche che si alimentano sui social più che nei luoghi istituzionali.
Secondo quanto dichiarato, le scritte vandaliche sono state prontamente rimosse grazie al lavoro di alcuni cittadini volontari, che lo stesso sindaco ha ringraziato pubblicamente. Anche la Città Metropolitana di Torino, proprietaria delle strutture danneggiate, ha espresso il proprio apprezzamento per l’intervento rapido dei volontari.
Mottino ha poi chiarito che la bacheca a terra non era frutto di vandalismo, ma di un deterioramento della base, già segnalato alle ditte incaricate per la manutenzione straordinaria della zona. Una spiegazione che non ha convinto tutti, soprattutto chi, dalle foto pubblicate, ha colto l’occasione per accusare l’amministrazione di non vigilare adeguatamente sulle aree del parco.

Polemica social di Mottino
La zona Traversaro: parco abbandonato o lavoro in corso?
Tra i punti caldi della polemica, l’accusa che la zona Traversaro, dove si trovano le bacheche e la cartellonistica vandalizzata, sia abbandonata. Una critica che il sindaco ha rigettato con forza, ricordando che la zona è frequentata quotidianamente da gruppi di cammino, ciclisti e mezzi motorizzati e che vi sono attualmente in corso lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza.
Nonostante le precisazioni, resta aperta la questione sullo stato di alcune strutture, con i cittadini divisi tra chi apprezza il lavoro dell’amministrazione e chi continua a puntare il dito. E il dibattito si infiamma ulteriormente sui social, dove le critiche diventano spesso personali.
Un aspetto positivo della vicenda è sicuramente il lavoro svolto dai volontari, che hanno rimosso le scritte vandaliche con appositi prodotti. Questo gesto ha ricevuto il plauso del sindaco e della Città Metropolitana, ma solleva un interrogativo: perché sono stati i cittadini, e non l’amministrazione, a intervenire immediatamente? La domanda trova eco tra chi lamenta una gestione che, a loro dire, si affida troppo spesso alla buona volontà dei privati per risolvere problemi pubblici.
Il post di Mottino, diretto e polemico, riflette la sua volontà di mettere un punto fermo alla questione, ma rischia di alimentare ulteriormente il clima teso tra amministrazione e parte della cittadinanza. Definire "deficienti" i vandali e "leoni da tastiera" i critici potrebbe sembrare legittimo per chi vuole difendere il proprio operato, ma rischia di alienare ulteriormente quella fetta di popolazione che si sente poco ascoltata.
La vicenda della zona Traversaro diventa così un esempio emblematico delle difficoltà che gli amministratori locali incontrano nel bilanciare comunicazione istituzionale, gestione del territorio e rapporto con i cittadini, in un’epoca in cui i social amplificano ogni parola e ogni critica.
La domanda resta aperta: questo clima di scontro può davvero portare a soluzioni concrete o rischia di allontanare ulteriormente le parti in causa?