Cerca

Attualità

Candia Canavese, Wilson diventa cittadino italiano: “L’integrazione è una ricchezza, non un ostacolo”

Il sindaco: “Chi viene qui con speranza arricchisce la nostra comunità”

Candia Canavese

Candia Canavese, Wilson è cittadino italiano: un gesto che parla di inclusione e diritti

Un atto simbolico ma dal grande valore umano e sociale: nella mattinata dell'8 febbraio 2025, il sindaco di Candia Canavese ha conferito la cittadinanza italiana a Wilson, un uomo originario della Nigeria che, insieme alla sua famiglia, ha costruito la propria vita in Italia. “Per me, conferire cittadinanze, unire in matrimonio, celebrare unioni civili, sono atti per i quali cerco sempre di dare l'attenzione e trasmettere la felicità che meritano”, ha scritto il primo cittadino in un post sui social, sottolineando l’importanza di questi momenti per la comunità.

Wilson segue il percorso della moglie Edit e del figlio Raimond, già cittadini italiani da alcuni anni. La loro storia è simile a quella di tanti uomini e donne che, lasciando il proprio Paese d’origine con speranza e determinazione, hanno scelto l'Italia come nuova casa. Un cammino che richiama quello dei tanti italiani che, nel secolo scorso, hanno cercato fortuna in America e in Argentina, spinti dalle stesse motivazioni: la volontà di un futuro migliore. “Guardo sempre, e così vorrei che lo facessero tutti, con molta riconoscenza le persone che hanno lasciato il loro paese d’origine, a volte con il dolore nel cuore, in cerca di una vita migliore, di un futuro più roseo per i loro figli”, ha sottolineato il sindaco.

Alla cerimonia erano presenti amici e familiari di Wilson, tra cui anche una bambina di nove anni, nata in Italia, perfettamente bilingue, che frequenta la scuola come qualsiasi altra sua coetanea. Eppure, secondo l’attuale legislazione italiana, non è ancora riconosciuta come cittadina. Dovrà attendere il compimento del diciottesimo anno di età per poter fare richiesta di cittadinanza, a meno che i suoi genitori non la ottengano prima. “Personalmente lo trovo sbagliato”, ha commentato il sindaco, aprendo una riflessione sul sistema attuale e sul dibattito legato allo ius soli.

Il caso della bambina presente alla cerimonia riaccende il tema dell’acquisizione della cittadinanza per i minori nati in Italia da genitori stranieri. L’Italia applica lo ius sanguinis, che riconosce automaticamente la cittadinanza solo a chi ha almeno un genitore italiano. Per chi nasce nel Paese da genitori stranieri, il percorso è più lungo: è necessario attendere la maggiore età e dimostrare di aver vissuto regolarmente in Italia per tutta la vita prima di poter presentare domanda.

Il dibattito sullo ius soli – ovvero il diritto alla cittadinanza per chi nasce sul suolo italiano – è da anni un tema divisivo nella politica nazionale. C’è chi sostiene che la cittadinanza dovrebbe essere un diritto riconosciuto alla nascita, come avviene in altri Paesi europei e negli Stati Uniti, e chi ritiene che debba essere legata al percorso di integrazione della famiglia. Negli anni si è parlato anche di ius culturae, ovvero la possibilità di ottenere la cittadinanza dopo un ciclo di studi in Italia, ma nessuna delle proposte di riforma ha finora trovato attuazione.

Ad ogni modo la cerimonia di Candia Canavese rappresenta un piccolo ma significativo passo verso una società più inclusiva, in cui il valore dell’accoglienza si traduce in azioni concrete. Consegnando a Wilson una copia della Costituzione italiana, il sindaco ha voluto sottolineare come la cittadinanza non sia solo un documento, ma un’appartenenza fatta di diritti e doveri condivisi.

“Wilson, così come la sua famiglia e molti altri in passato, arricchiscono e fanno crescere la nostra comunità”, ha affermato il primo cittadino. Un messaggio che va oltre il singolo evento e invita a riflettere su quanto l’integrazione sia una ricchezza, e non solo una sfida, per il futuro del Paese.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori