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Sai chi è la escort più richiesta di Torino? Mel e il mondo segreto del sex work

Un viaggio nel cuore di Torino tra incontri clandestini, clienti insospettabili e confessioni di una escort di successo

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Sai chi è la escort più richiesta di Torino? Mel e il mondo segreto del sex work

A Torino, tra caffè storici e palazzi eleganti, si muove un mondo silenzioso ma incredibilmente attivo: quello del sex work d’élite. Al centro di questa realtà c’è Mel, escort richiestissima, capace di trasformare la professione in un’arte raffinata. Il suo appartamento-ufficio è il punto d’incontro di uomini apparentemente insospettabili, in cerca di un’illusione temporanea. “Mi vedono come una fidanzata perfetta: meglio di una moglie, più discreta di un’amante” sorride, lasciando intendere il valore del suo ruolo.

La sua agenda segue una routine metodica: dalle 10 del mattino alle 22, incontra quotidianamente fino a dieci clienti, perlopiù uomini sposati con figli. Ultimamente, però, le richieste di coppie desiderose di esplorare nuove frontiere stanno aumentando. Il passaparola tra “infedeli fedeli” è la sua miglior pubblicità. “La pausa pranzo è il momento ideale per una scappatella”, racconta con sarcasmo. Con 150 euro, garantisce mezz’ora di evasione, un lusso accessibile a chiunque voglia spezzare la monotonia senza alzare sospetti.

Ma il sesso è solo una componente del suo mestiere. “Vendo tempo, più che altro”, precisa. Le richieste variano: dal gioco di ruolo più classico a situazioni ai limiti del bizzarro. Alcuni clienti la raggiungono con fetish impensabili, altri cercano solo una conversazione che altrove non trovano. Il confine tra desiderio e bisogno diventa sottile.

Dietro volti noti e cariche istituzionali si nasconde una clientela variegata. Ad esempio, dopo quattro anni ha scoperto per caso che un suo cliente era famoso, scorrendo Instagram. In questo ambiente, la discrezione è tutto: la capacità di non lasciarsi coinvolgere è essenziale per non compromettere né la propria tranquillità né quella altrui. Eppure, fuori dal lavoro, Mel è un’altra persona. “Nella mia vita privata il sesso non esiste”, afferma con fermezza, a dimostrazione di un equilibrio mentale imprescindibile per sopravvivere in questo settore senza perdere se stessi.

Il sex work resta avvolto da stigma e pregiudizi, ma la realtà che Mel descrive è fatta di esigenze umane, ricerca di connessione e paradossi sociali. Dietro ogni porta chiusa c’è una storia, un desiderio nascosto, una doppia vita che scivola nell’ombra. Il suo mondo è un riflesso crudo della società contemporanea: un luogo dove si paga per essere ascoltati, desiderati, compresi. Almeno per mezz’ora.

Escort e il mondo del sex work

Gli psicologi individuano diverse motivazioni che possono spingere un uomo sposato e con figli a cercare una scappatella a pagamento, e spesso le cause si intrecciano tra loro. Uno dei motivi principali è il bisogno di evasione dalla routine. Il matrimonio e la paternità impongono ritmi prevedibili e una quotidianità scandita da doveri e responsabilità, e per alcuni uomini la ricerca di un momento di fuga diventa una tentazione irresistibile. A questo si aggiunge il desiderio di sentirsi ancora attraenti e desiderati: il tempo che passa può minare l’autostima, e la compagnia di un’escort rappresenta un’illusione di seduzione e potere, senza le implicazioni emotive di una relazione extraconiugale tradizionale.

Un'altra spinta è spesso legata alla sfera coniugale. Non di rado, all’interno della coppia si verifica un calo dell’intimità dovuto a stress, presenza dei figli o problemi relazionali, e il sesso a pagamento diventa un modo per colmare questo vuoto senza affrontare un confronto diretto con la partner. Per alcuni uomini, inoltre, l’attrazione è dettata dal brivido della trasgressione: il proibito esercita un fascino irresistibile, e l’idea di compiere un atto rischioso accresce l’adrenalina dell’esperienza. In altri casi, la doppia vita è una strategia di compartimentalizzazione: chi la adotta separa nettamente l’esistenza familiare da quella sessuale, vedendo la scappatella come un momento privo di implicazioni affettive, da vivere senza sensi di colpa.Non va sottovalutato nemmeno il desiderio di sperimentare.

Molti uomini cercano esperienze sessuali che non si sentono liberi di esprimere all’interno del matrimonio, e il sex work offre loro la possibilità di esplorare fantasie senza il timore di essere giudicati. Infine, c’è chi vede il sesso a pagamento come una valvola di sfogo per lo stress accumulato, uno spazio in cui avere il controllo totale della situazione, a differenza delle relazioni di coppia, dove le dinamiche emotive sono più complesse e imprevedibili. Qualunque sia la motivazione, gli esperti sottolineano che queste scelte raramente rispondono a una sola causa, ma derivano da un insieme di fattori psicologici, emotivi e situazionali che si combinano in modo diverso per ogni individuo.

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