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Calippo Tour: il grande mistero dei manager invisibili e dei guadagni stellari

Quando il gelato diventa il minore dei problemi e la trasparenza resta nel congelatore...

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Benvenuti al Calippo Tour, il fenomeno social più chiacchierato degli ultimi tempi, dove il confine tra intrattenimento e imprenditoria degna di un noir hollywoodiano si fa sempre più labile. Ideato da Paolina e Ambra, il progetto ha conquistato milioni di utenti sui social, ma non senza alzare qualche sopracciglio – e qualche dubbio. Grazie a Le Iene, sappiamo che dietro il successo non ci sono solo telecamere, ma anche presunti manager dai nomi pittoreschi come Ice Boy ed Edoardo, promesse di guadagni stellari e dichiarazioni che farebbero invidia a un reality show.

Le due creator hanno sempre difeso la loro indipendenza, affermando con fermezza che "gestiscono tutto da sole". Peccato che l’ultima inchiesta di Le Iene, condotta dal sempre tagliente Gaston Zama, abbia aggiunto al mix nuovi dettagli degni di una serie crime.

Un’intervistata, contattata per sostituire Paolina (momentaneamente fuori gioco per maternità), ha rivelato richieste a dir poco "impegnative". Tra queste, la disponibilità a intrattenersi con "più ragazzi e persone più anziane". Insomma, un colloquio che non trovi certo sui portali di lavoro tradizionali.

Ma non è tutto: a quanto pare, questi fantomatici manager non solo promettono assistenza completa, ma garantiscono anche guadagni da capogiro. "Con il giusto impegno, milionaria lo diventi davvero senza problemi!", sarebbe stata una delle perle motivazionali ricevute. Difficile resistere, no?

Secondo l’intervistata, Ice Boy avrebbe parlato di entrate mensili tra i 35 e i 40 mila euro. Una cifra che, però, non si sposa con le precedenti dichiarazioni di Ambra, che aveva parlato di "appena 4-4,5 mila euro". Un errore di contabilità o un ottimo script per una telenovela? A voi l’ardua sentenza.

L’intervistata ha anche spiegato che i presunti manager si occuperebbero di tutto, lasciando a lei solo il compito di "mandare i contenuti". Una prospettiva allettante, certo, ma che pone qualche domanda morale. Come lei stessa si è chiesta: "Mi sta inducendo a prostituirmi allora?".

Zama, con il suo solito stile pungente, non ha mancato di sottolineare le incongruenze, chiedendosi se questo sistema sia "legale oppure si tratta di sfruttamento?". La risposta, per ora, resta nel limbo.

Il Calippo Tour continua a far parlare di sé, ma più per i suoi retroscena che per i suoi contenuti. Mentre Paolina e Ambra insistono sulla loro indipendenza, le rivelazioni e i messaggi emersi raccontano un’altra storia, quella di un business con regole tutte sue e personaggi che sembrano usciti da un film di Guy Ritchie.

In attesa del prossimo colpo di scena, una cosa è certa: il Calippo Tour non è solo intrattenimento, ma un perfetto esempio di come il confine tra realtà e finzione possa essere... molto, molto sottile.

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