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Caluso, “Stelle senza un cielo”: una mostra permanente per non dimenticare i bambini vittime della Shoah

Una mostra permanente per mantenere viva la memoria della Shoah oltre il 27 gennaio

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Caluso, “Stelle senza un cielo”: una mostra permanente per non dimenticare i bambini vittime della Shoah

Il Giorno della Memoria trova una nuova dimensione all’Istituto Comprensivo (IC) Caluso, che ha scelto di trasformare la commemorazione del 27 gennaio in un vero e proprio percorso di riflessione lungo tutto l’anno. Non un semplice omaggio alla giornata istituzionale, dunque, ma una mostra permanente, intitolata “Stelle senza un cielo”, per consentire agli studenti di ogni classe di approfondire il tema della Shoah nei propri tempi di programmazione scolastica.

La mostra è curata dal Museo Yad Vashem di Gerusalemme, punto di riferimento internazionale per la ricerca e la documentazione sull’Olocausto. Composta da 18 pannelli, l’esposizione offre uno sguardo intimo sulle vite dei bambini ebrei durante la Shoah, le cui esistenze furono tragicamente spezzate dal nazifascismo. Attraverso disegni, poesie, lettere e giocattoli, i visitatori vengono accompagnati all’interno di un dramma che privò i più piccoli dell’infanzia, costringendoli a un’esistenza di paure, nascondigli e, spesso, solitudine.

Se da un lato “Stelle senza un cielo” racconta la brutalità delle persecuzioni, dall’altro mette in luce la straordinaria resilienza dimostrata da tanti bambini. I loro disegni e scritti testimoniano infatti l’ostinazione a non arrendersi, a conservare la speranza e la fantasia in un contesto di violenza e privazioni. Una lezione di forza e volontà che si rivela quanto mai attuale, invitando lo spettatore a riflettere sull’importanza della testimonianza e dell’empatia. L’infanzia negata di milioni di piccoli durante il periodo nazifascista diventa così monito perché simili drammi non si ripetano.

Momoria

Un progetto sostenuto da TOLY e inserito in “Obiettivo Umanità”

La realizzazione di questa iniziativa è stata possibile grazie al sostegno dell’Istituto Olga Lengyel (TOLY), istituzione statunitense impegnata negli studi sull’Olocausto e sui diritti umani. La mostra rientra all’interno di un progetto più ampio, “OBIETTIVO UMANITÀ: i diritti umani attraverso la creatività artistica”, che coinvolge anche altre due scuole di secondo grado: il CPIA di Asti e un istituto superiore con indirizzo informatico di Novara, ciascuno impegnato nella realizzazione di un diverso segmento del percorso.

Gli obiettivi principali di questo progetto sono sensibilizzare studenti di varie fasce d’età su temi centrali come inclusione, antidiscriminazione, razzismo e promuovere una cultura dei diritti umani, attraverso forme di espressione artistica e di confronto interdisciplinare.

Grazie alla sua natura permanente, la mostra potrà essere visitata in qualsiasi momento dell’anno scolastico, garantendo alle classi la possibilità di integrare le lezioni con un percorso interattivo e toccante. L’esposizione risulta adatta non solo agli studenti, ma anche alle famiglie, che potranno accedere a un racconto denso di significato, capace di parlare a tutte le generazioni.

La scelta dell’IC Caluso di non circoscrivere le iniziative al solo Giorno della Memoria, ma di prolungarne il valore educativo durante l’intero anno, sottolinea l’importanza di una presa di coscienza costante. Comprendere come l’orrore della Shoah abbia colpito soprattutto i più vulnerabili — i bambini — è uno dei modi più efficaci per radicare nelle nuove generazioni un profondo senso di responsabilità civile e storica.

Ricordare per non ripetere

“Stelle senza un cielo” non è soltanto una mostra di carattere storico-documentario: è un potente strumento di consapevolezza e di educazione ai valori della vita e della dignità umana. La presenza dei pannelli che narrano storie di giovani vite brutalmente interrotte aiuta gli studenti a riconoscere gli effetti più devastanti di ogni forma di esclusione, discriminazione e odio.

Attraverso questa iniziativa, l’IC Caluso lancia un messaggio forte: la memoria della Shoah è un dovere collettivo che non si esaurisce con le celebrazioni ufficiali. È un impegno costante nel tempo, rivolto alla salvaguardia dei diritti di tutti e alla costruzione di una società in cui l’infanzia non sia mai più privata della speranza e della serenità.

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