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23 Gennaio 2025 - 17:54
Case di Comunità nell’Asl To 4, il direttore Vercellino: “Proveremo a rispettare i tempi ma sarà dura. Per alcune impossibile”
Ad un mese dalla denuncia della CGIL, che aveva puntato il dito contro ritardi e burocrazia, oggi è stato il turno del neo direttore dell’Asl To 4, Luigi Vercellino, fare chiarezza sulla situazione delle Case di Comunità. E, a sentire le sue parole, collegato in streaming dall'ufficio al terzo piano della sede ASL di via Po a Chivasso, l’ottimismo resta un bene raro.
“Ieri c’è stata una riunione con l’assessorato regionale alla Sanità. Tutti i progetti sono in cammino, ma dobbiamo correre dappertutto, con tutte le problematiche che ci sono da affrontare”, ha dichiarato Vercellino. Nonostante l’impegno, il rispetto delle tempistiche appare una sfida complessa: la scadenza per la consegna delle opere è fissata tra il 31 dicembre 2025 e il 31 marzo 2026, ma su diversi cantieri già si registrano criticità. “Molti cantieri non riusciremo a concluderli nei tempi previsti”, ha ammesso senza troppi giri di parole.
Le difficoltà, del resto, sono evidenti. A Castellamonte si è dovuto intervenire per la bonifica dell’amianto, mentre a Caluso i ritardi sono legati a problemi con la Soprintendenza. E poi c’è il nodo di Crescentino, che il direttore ha definito “il caso più complicato”, con tempi di realizzazione più lunghi rispetto a quelli richiesti dal PNRR. Per Cavagnolo, invece, la questione è diversa: il progetto non rientra nei fondi del PNRR, quindi le tempistiche sono più flessibili, ma la realizzazione è comunque prevista. Su Chivasso, Vercellino ha parlato di “ritardi fisiologici”, mentre per Settimo Torinese ha rassicurato: “Non è tra quelli che abbiamo affrontato ieri come criticità”.
Il nuovo direttore dell'Asl To 4 Luigi Vercellino
“Chiederemo una proroga per alcuni interventi, come a Castellamonte e Crescentino”, ha aggiunto il direttore, lasciando intendere che la corsa contro il tempo sarà inevitabile.
La denuncia della CGIL, guidata dalla responsabile territoriale Alfonsina D’Onofrio, aveva dipinto un quadro tutt’altro che roseo: cantieri fermi, una gestione confusa e il rischio concreto di perdere i fondi del PNRR. Un rischio che oggi non sembra del tutto scongiurato. “Realizzeremo tutto quel che c’è da realizzare. Dobbiamo chiedere alle aziende di rispettare i tempi, anche se non sono predefiniti”, ha spiegato Vercellino, sottolineando però il supporto della Regione.
Per i cittadini, le Case di Comunità rappresentano una promessa di sanità territoriale più vicina e accessibile. Ma il rischio, a fronte dei ritardi e delle criticità, è che questa promessa si trasformi in un’occasione mancata. Adesso, l’obiettivo resta rispettare le scadenze e garantire che i lavori non vadano oltre il limite fissato. Ma come ha detto lo stesso direttore: “Dobbiamo correre. Sarà dura, per alcune impossibile”.
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