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23 Gennaio 2025 - 10:28
5g
A Germagnano, nelle Valli di Lanzo, è in arrivo il 5G. Una rivoluzione tecnologica che porterà connettività mobile di ultima generazione in un territorio spesso trascurato sotto il profilo delle infrastrutture digitali. Il progetto rientra nel piano nazionale “Italia 5G addensamento”, finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e rappresenta un’occasione unica per colmare il divario digitale nelle cosiddette "aree bianche", quelle zone dove il segnale mobile è debole o assente. Un problema che interessa circa 4.200 località in tutta Italia, secondo le ultime rilevazioni di Uncem.
Germagnano è l’unico comune delle Valli di Lanzo, e uno dei dieci nella provincia di Torino, a essere coinvolto in questo ambizioso piano. Un risultato importante, reso possibile grazie a uno stanziamento complessivo di 54 milioni di euro per il lotto che comprende Piemonte, Valle d’Aosta e Lazio, su un totale di 346 milioni destinati al progetto a livello nazionale. Sarà un consorzio composto da Inwit, TIM e Vodafone a occuparsi della realizzazione dell’impianto, che verrà posizionato strategicamente per coprire un’area ad alta necessità di connessione. L’iniziativa, parte integrante del progetto europeo Next Generation EU, deve essere completata entro il 2026, termine ultimo per utilizzare i fondi europei post-pandemia.
Secondo quanto riportato dal portale connetti.italia, dedicato al monitoraggio degli investimenti digitali del PNRR, l’impianto di Germagnano è ancora in fase di pianificazione. Tuttavia, si prevede che i lavori possano iniziare entro il 2025. Questa tempistica, se rispettata, consentirebbe a Germagnano di diventare un punto di riferimento per l’innovazione tecnologica nelle Valli di Lanzo, dove oggi solo Lanzo Torinese dispone di un impianto 5G, installato da TIM. Per le altre aree delle Valli, il segnale continua a essere frammentario, costringendo i residenti a vivere situazioni di disconnessione che penalizzano la vita quotidiana e lo sviluppo economico.
L’importanza di questa iniziativa non si limita alla connettività per i dispositivi mobili. Il 5G rappresenta una risorsa cruciale per lo sviluppo di servizi innovativi legati alla sanità, all’istruzione e al turismo. In un’epoca in cui le tecnologie digitali diventano sempre più pervasive, la mancanza di infrastrutture adeguate nelle aree rurali rischia di creare una disparità insostenibile tra i centri urbani e i territori montani. È proprio per evitare che si allarghi ulteriormente questo divario che il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha promosso il progetto “Italia 5G addensamento”, puntando su una maggiore densificazione delle antenne, necessaria per supportare il 5G, rispetto a quanto richiesto dalle reti 4G.
Nonostante il potenziale offerto da questo piano, non mancano i punti critici. In molte aree, infatti, la burocrazia continua a rallentare l’installazione delle infrastrutture necessarie. A questo si aggiunge la reticenza di alcuni enti locali, che temono l’impatto paesaggistico ed ecologico dei nuovi impianti. Per il presidente di Uncem, Marco Bussone, è fondamentale che i comuni non solo accolgano con favore questi interventi, ma collaborino attivamente con gli operatori per velocizzare i lavori. Bussone ha sottolineato che “i Comuni devono stendere un tappeto rosso agli operatori che stanno facendo investimenti, sia con fondi pubblici che privati. Abbiamo urgenza di questo addensamento e potenziamento dei segnali. Rischiamo un nuovo divario digitale se i piani procederanno lentamente.”

Anche il presidente di Uncem Piemonte, Roberto Colombero, ha ribadito la necessità di una maggiore collaborazione tra enti pubblici e privati. “Il 5G deve arrivare in tutte le valli alpine e appenniniche. Serve un’azione decisiva, perché la connettività è la spina dorsale dello sviluppo di questi territori. Non possiamo permetterci di lasciare nessuna comunità indietro.” La posta in gioco, secondo Colombero, è altissima: se i territori montani non verranno adeguatamente connessi, rischiano di perdere popolazione e competitività economica.
A Germagnano, il progetto rappresenta una sfida, ma anche una speranza. Le infrastrutture digitali sono ormai fondamentali per garantire ai cittadini non solo una migliore qualità della vita, ma anche nuove opportunità lavorative e sociali. Insomma, il 5G non è solo una questione tecnologica, ma un pilastro per il futuro delle comunità montane. Restano però molti dubbi da sciogliere: chi interverrà concretamente per la posa dei nuovi ripetitori? E quali saranno i tempi effettivi di realizzazione? Per ora, Germagnano è un nodo importante di questo progetto ambizioso, ma il successo dipenderà dalla capacità di tutti gli attori coinvolti di lavorare in sinergia per superare le difficoltà che ancora oggi affliggono le aree rurali italiane.
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