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Torino: l'edilizia in stallo tra ritardi e permessi

La burocrazia rallenta l'edilizia torinese: un quarto dei permessi fuori termine, professionisti in difficoltà

Torino

Torino: l'edilizia in stallo tra ritardi e permessi

A Torino, il settore dell'edilizia si trova a fare i conti con una burocrazia che sembra non voler cedere il passo. I numeri parlano chiaro: un quarto dei permessi di costruire viene rilasciato oltre i termini di legge, mettendo in difficoltà professionisti e aziende. La situazione è stata portata alla luce durante l'ultimo consiglio comunale grazie all'interpellanza di Ferrante De Benedictis, vicepresidente della commissione urbanistica.

"In un momento delicato per il settore industriale, il comune deve fare di tutto per accompagnare il cambiamento richiesto alle aziende", ha dichiarato De Benedictis, sottolineando come i ritardi stiano mettendo a dura prova realtà importanti come Iveco e New Holland.

La crescita esponenziale delle richieste di incontri da parte dei professionisti si scontra con una costante diminuzione del personale negli uffici comunali. Questo ha portato alla necessità di un confronto con il collegio dei geometri e gli ordini degli architetti e degli ingegneri per cercare soluzioni innovative. Tuttavia, nonostante gli sforzi per aggiornare il sito con schede tecniche e FAQ, la salita sembra non finire mai. Secondo le statistiche del 2023, su 81 permessi di costruire accordati, più di un quarto è stato concluso fuori dai termini di legge dei 150 giorni, con un ritardo medio di oltre un mese.

I numeri parlano chiaro

Il peso dei ritardi

Il racconto di un professionista che, dopo cinque mesi di attesa, si è trovato di fronte a un tecnico senza competenze specifiche, è emblematico di una situazione che richiede interventi urgenti. "Questo vuol dire che, al dato dei ritardi, bisogna aggiungere anche tutto il tempo da impiegare per ricevere i chiarimenti richiesti da Palazzo Civico", ha chiosato De Benedictis. La situazione è critica anche per altre tipologie di pratiche, come il "parere di massima", che richiede in media 353 giorni per essere ottenuto, contro i 45 previsti per legge.

L'assessore all'urbanistica, Paolo Mazzoleni, ha spiegato che è stato costruito un tavolo tecnico per cercare di trovare soluzioni ai problemi segnalati dai professionisti. "Con il lavoro che stiamo facendo di compilazione delle FAQ vogliamo alleggerire il lavoro di sportello", ha dichiarato Mazzoleni, sottolineando l'importanza di concentrare le energie sulle pratiche edilizie. Nonostante i monitoraggi abbiano evidenziato casi di ritardi, l'assessore ha ribadito l'impegno del comune nel cercare di migliorare la situazione.

La questione dei ritardi nei permessi di costruire a Torino è un nodo che necessita di essere sciolto per permettere al settore edilizio di riprendere il suo corso naturale. Le aziende, già messe alla prova da un contesto economico complesso, non possono permettersi di perdere tempo prezioso. La speranza è che le misure messe in campo dall'amministrazione comunale possano portare a una svolta, ma il cammino sembra ancora lungo e tortuoso.

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