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15 Gennaio 2025 - 11:31
Allarme esondazioni a Caluso? No problem: al via l’opera da quasi 600mila euro che cambierà tutto
Sono ufficialmente iniziati i lavori di messa in sicurezza idraulica del Canale demaniale di Caluso, un intervento da 596mila euro, finanziato attraverso il Pnrr, che punta a prevenire ulteriori rischi di esondazioni in una zona che, nel 2019, fu gravemente colpita da allagamenti. I cantieri, avviati nella zona nord-ovest della "città del vino", interesseranno in particolare i tratti tra via Brissac e via Piave, dove la “bialera” aveva già mostrato la sua vulnerabilità.
Il primo cantiere è stato aperto lunedì, con i lavori che partono da via Piave verso la circonvallazione, sfruttando il periodo di messa in secca del canale, prolungato quest’anno da uno a due mesi proprio per consentire l’esecuzione dell’opera. "Interventi che non potevano più essere rinviati", sottolineano gli amministratori locali, ricordando i danni subiti dalla popolazione durante le esondazioni di quattro anni fa.
L’appalto, aggiudicato alla Somoter srl di Borgo San Dalmazzo con un ribasso del 13,37% rispetto alla base di gara, prevede lavori realizzati in subappalto dalla Cevig di Rivara. L’attenzione è alta, con l’auspicio che i tempi previsti siano rispettati per minimizzare l’impatto sulle attività agricole e idroelettriche legate al corso del canale.
L’importanza del Canale di Caluso non si limita al controllo del rischio idraulico. Lungo 28 chilometri, dalla centrale di Spineto di Castellamonte fino alla Mandria di Chivasso, il canale fornisce acqua per l’irrigazione di 11mila ettari di campi coltivati in un comprensorio che coinvolge ben 19 Comuni. La sua funzione è dunque duplice: sostenere l’agricoltura locale e garantire un corretto deflusso delle acque nella Dora Baltea, prevenendo criticità durante i nubifragi.
Actis Perinetto, rappresentante locale, ha sottolineato l’importanza dell’opera: "C’erano stati due incontri con i vertici regionali, che hanno dimostrato grande attenzione alle problematiche del canale. È un’infrastruttura essenziale per l’economia agricola e la sicurezza del territorio."
Canale Caluso
Dopo il trasferimento dei beni demaniali alle Regioni, il Canale di Caluso è ora di proprietà della Regione Piemonte, che ne gestisce la manutenzione e la supervisione. Il progetto di messa in sicurezza rappresenta una priorità per l’ente regionale, non solo per tutelare l’agricoltura ma anche per garantire la sicurezza delle comunità locali.
La gara d’appalto, che aveva visto la partecipazione di dieci ditte, dimostra l’interesse diffuso per un’infrastruttura che resta centrale nelle dinamiche socio-economiche del territorio. Il finanziamento del Pnrr rappresenta inoltre un’opportunità unica per intervenire su opere strategiche come questa.
Se da un lato l’avvio dei lavori è stato accolto con favore, dall’altro emergono le preoccupazioni legate alla durata degli interventi. "Mi auguro che l’impresa rispetti i tempi d’intervento previsti, per non creare difficoltà agli agricoltori e alle imprese idroelettriche che dipendono dal canale", ha dichiarato ancora Actis Perinetto.
La messa in secca prolungata potrebbe infatti influire sull’irrigazione dei campi e sulla produzione di energia delle centraline idroelettriche situate lungo il corso del canale. Tuttavia, la speranza è che l’intervento, una volta completato, possa garantire maggiore tranquillità a tutti gli attori coinvolti.
I lavori sul Canale di Caluso rappresentano non solo un’importante opera di manutenzione, ma anche un segnale di attenzione verso il territorio e le sue esigenze. Proteggere le comunità dalle esondazioni, garantire il sostegno all’agricoltura e mantenere l’efficienza delle infrastrutture sono obiettivi che richiedono risorse, coordinamento e lungimiranza.
Con l’auspicio che i cantieri procedano senza intoppi, Caluso guarda al futuro con la speranza che queste opere possano rappresentare un passo avanti verso una gestione sostenibile e sicura del proprio patrimonio idraulico.
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