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Trasporti scolastici a Caluso: le istituzioni ignorano le famiglie, studenti penalizzati!

Mauro Sala sollecita risposte dall'Agenzia della mobilità piemontese sui disagi degli studenti di Verolengo.

Trasporti scolastici a Caluso

Trasporti scolastici a Caluso: le istituzioni ignorano le famiglie, studenti penalizzati!

Il tema dei trasporti scolastici torna al centro del dibattito a Caluso, dove le famiglie degli studenti dell'Istituto Superiore Piero Martinetti si trovano ancora a fare i conti con una situazione che sembra senza via d'uscita. A farsi portavoce del disagio collettivo è Mauro Sala, genitore di uno degli studenti, che ha deciso di inviare una nuova comunicazione alle autorità competenti, denunciando una persistente mancanza di risposte.

Era il 26 settembre scorso quando Mauro Sala, in rappresentanza delle famiglie coinvolte, aveva inviato una mail all’Agenzia della mobilità piemontese, all'assessore Francesco Artusa e alla vicepreside del Martinetti. L'obiettivo era chiaro: portare all'attenzione le problematiche legate ai trasporti scolastici, con autobus sovraffollati che spesso lasciavano gli studenti a piedi. Una denuncia importante, che però è rimasta lettera morta. Oltre tre mesi sono passati, ma dalle istituzioni interpellate non è arrivata alcuna risposta.

Nonostante il problema più evidente, quello degli autobus stracolmi, sembri essere stato tamponato, la situazione resta tutt'altro che risolta. Gli orari e i percorsi continuano a penalizzare gli studenti di Verolengo, che si trovano costretti a convivere con disagi significativi. “L’assenza di dialogo è particolarmente deludente”, sottolinea Mauro Sala, che evidenzia come le segnalazioni delle famiglie siano sempre state fatte con spirito collaborativo. Ma quel dialogo tanto auspicato sembra un miraggio.

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Criticità che non si risolvono: un diritto negato

Non si tratta solo di questioni logistiche. Al centro del problema c'è il diritto degli studenti di accedere alla scuola in condizioni adeguate e senza difficoltà. Un diritto che, almeno per ora, continua a essere negato. Le famiglie chiedono un confronto concreto e tempestivo con le istituzioni, perché il tempo delle attese e delle promesse è ormai scaduto. “La mancanza di comunicazione non fa che aumentare il senso di frustrazione e impotenza tra noi genitori e i nostri figli”, aggiunge Sala.

L’ultimo appello inviato da Mauro Sala è una richiesta di attenzione, ma anche un monito. Le famiglie auspicano che il silenzio istituzionale venga finalmente interrotto da azioni concrete, nell'interesse dei ragazzi e del loro percorso formativo. In un momento storico in cui il diritto allo studio dovrebbe essere garantito e tutelato, il dialogo tra cittadini e istituzioni è fondamentale per costruire soluzioni condivise. Ma a Caluso, per ora, tutto questo sembra lontano.

Il tempo delle attese deve finire. Le famiglie sono pronte a collaborare, ma si aspettano risposte chiare e interventi efficaci. Sarà questa l'occasione per dimostrare che la scuola e il benessere degli studenti contano davvero?

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