AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
13 Gennaio 2025 - 13:08
In Canavese c'è un Comune che compra e vende a tutto spiano
Sarà un 2025, quello di Castellamonte, caratterizzato da interventi rilevanti nel campo delle opere pubbliche. Il primo consiglio comunale dell’anno, giovedì 9 gennaio, incentrato sull’approvazione del Bilancio Triennale di Previsione, è stato l’occasione per tracciare un quadro di massima di ciò che l’amministrazione intende fare.
Dopo che l’assessore al Bilancio Patrizia Addis aveva elencato – come da prassi – le Entrate ed Uscite previste, il sindaco Pasquale Mazza ha sintetizzato in poche frasi ciò che la sua giunta ha in programma per il futuro prossimo. Benché abbia esordito dichiarando “Sarà l’anno delle manutenzioni” , la definizione appare un po’ riduttiva: oltre all’ingente somma stanziata per la sistemazione di vie e piazze (ben 500.000 euro) sono previste – quest’anno e nei due successivi - anche nuove acquisizioni di terreni e fabbricati con conseguenti risistemazioni. “Da questo Bilancio traspare una visione della Castellamonte futura” – ha affermato.
In qualche caso si tratta di progetti già approvati che troveranno a breve la loro realizzazione; altri interventi sono invece ancora da definire. Al centro dell’attenzione ci sono luoghi strategici come la Rotonda Antonelliana, l’area su cui sorge la vecchia sede dell’Istituto “Domenica Romana”, quella del Caricatore ferroviario, quella dell’ex-Mulino. Si aggiungono il piazzale esterno del presidio ospedaliero – del quale si era parlato diffusamente nel consiglio precedente - e l’acquisizione di locali adibiti a magazzino in Via Educ.
Per ora è un progetto di massima quello riguardante la pavimentazione della Rotonda Antonelliana. Ha spiegato Mazza: “Nell’ambito dei Fondi di Coesione Sociale destinati ai 27 comuni delle nostre vallate (esclusi quelli della Valchiusella ed inclusi Castellamonte e Cuorgnè), che ammontano a circa 4 milioni di euro, per la parte che ci riguarda abbiamo scelto di valorizzare la Rotonda pavimentandola in modo definitivo attraverso una convenzione con la Curia. Ci siamo già parlati e si sta predisponendo una bozza”. E’ uno di quei Trasferimenti di fondi per i quali è richiesto il co-finanziamento da parte dei Comuni beneficiari e per questo si è fatto ricorso all’Avanzo Vincolato per 30.950 euro, 26.000 dei quali prelevati dall’Avanzo dello scorso anno ed il resto dal Bilancio di Previsione di quest’anno.
Dopo la nomina, a metà dicembre, del nuovo consiglio di amministrazione dell’Istituto “Domenica Romana”, si stanno avviando a Castellamonte le procedure per il passaggio al Comune dell’edificio in cui era collocata in passato la Residenza per Anziani. Lo ha comunicato il sindaco al termine del consiglio comunale di giovedì 9 gennaio ma l’argomento era stato affrontato già nelle sedute precedenti: in quella del 29 novembre, alla presenza del vicepresidente Paolo Tarella, ed in quella del 16 dicembre.
La cessione conviene ad entrambe le parti: all’istituto ed al Comune. “Il vecchio fabbricato di Via Botta – aveva spiegato il sindaco nel primo dei consigli citati – è pericoloso da un bel po’ di anni. Abbiamo iniziato un’interlocuzione con il consiglio di amministrazione e con la Regione, che ne è sostanzialmente la titolare. La Regione non era molto convinta ma dopo svariate riunioni siamo riusciti a farle capire che l’operazione non porterà svantaggi all’Istituto mentre andrà a risolvere i problemi di una parte della città che non è bellissima e che ha bisogno di parcheggi. Con la deliberazione odierna andremo a sancire che il bene è di interesse strategico per il Comune e ad iniziare un percorso. Per quanto fatiscente, il fabbricato ha ovviamente un valore, dichiarato con perizia giurata, ed il Comune dovrà versare la somma corrispondente in denaro oppure – come sarebbe nostra intenzione – riservare all’Istituto alcuni stalli di parcheggio visto che ne ha bisogno. Il loro numero andrà valutato attraverso un atto preciso: se l’edificio vale 30.000 euro ed ogni posto-auto 10.000, vorrà dire che ci saranno tre parcheggi dedicati nei quali faremo in modo che l’accesso ad altri non sia possibile”.
Alla successiva seduta di consiglio, quella del 16 dicembre, erano presenti in aula i componenti del consiglio di amministrazione uscente a cominciare dal presidente Danilo Sassoè Pognetto, che il sindaco aveva invitato a parlare dopo aver messo ai voti la temporanea sospensione della seduta.
“Il vecchio edificio di Via Botta – aveva ammesso Sassoè - cominciava a diventare un problema. Avevamo già effettuato dei lavori ma ne servirebbero altri. Il tentativo di metterla a gara, ripetuto per tre volte, non ha dato frutto: nessuno ha partecipato. Siamo davvero felici che il Comune abbia sposato questa soluzione e che la Regione non si sia messa di traverso. Sarà possibile in questo modo ridare uno scopo a quella via, proprio all’ingresso della città per chi proviene da Ivrea”.
Cosa farà il Comune di quell’area? Mazza ha parlato di “un parcheggio, magari anche di un’area giochi: quando dovremo predisporre il progetto ne discuteremo insieme”.
Pasquale Mazza sindaco di Castellamonte
Lo scorso autunno è passato al Comune di Castellamonte l’edificio dell’ex-mulino situato all’ingresso del centro città per chi proviene da Cuorgnè. Ne aveva ottenuto l’assegnazione da parte del Tribunale nella primavera del 2023 per la cifra simbolica di un euro. In precedenza era stato valutato 90.000 euro, poi 50.000 ma la perizia aveva evidenziato le sue pessime condizioni e la presenza di irregolarità edilizie non sanabili.
L’amministrazione ha intenzione di demolirlo per rendere più agevole l’accesso al centro città. Sia per l’abbattimento che per la successiva risistemazione dell’area si farà ricorso ad un mutuo, il secondo in verità! Ne era già stato aperto uno ma, così come per quello destinato ai lavori nel cimitero, l’importo era poi stato dirottato sugli asfalti. “Si tratta di 350.000 euro in tutto – ha spiegato in consiglio l’assessore al Bilancio Patrizia Addis – ma l’acquisizione del mulino è andata per le lunghe a causa degli adempimenti burocratici mentre sul mausoleo del cimitero la Soprintendenza aveva chiesto delle verifiche. Ora non dovrebbero esserci più problemi”.
Per un edificio malconcio di cui l’amministrazione ha voluto diventare proprietaria al fine di buttarlo giù, c’è al contrario un fabbricato che fa gola all’amministrazione per il motivo opposto: l’ex-Scaricatore della Stazione. Dismesso dopo la chiusura della linea ferroviaria a binario unico che collegava Castellamonte con Rivarolo, era stato rimesso a nuovo qualche anno fa e la sua vasta superficie coperta viene utilizzata ogni tanto per manifestazioni che richiedono spazi cospicui. Sorge al centro di un piazzale assai esteso e, insieme al sedime ferroviario, offrirebbe svariate possibilità di impiego. “Lo abbiamo chiesto alla Regione – ha dichiarato Mazza – Vedremo se riusciremo nel nostro intento”.
Fra i beni entrati a far parte di recente del patrimonio immobiliare del Comune di Castellamonte vi sono un magazzino ed un magazzino-deposito situati in Via Educ. Provengono da un fallimento. Nella seduta del 9 gennaio il consiglio comunale ha deliberato per acquisirli dopo l’avvenuta aggiudicazione; a fine novembre era invece stato chiamato a ratificare una Variazione Urgente nella quale era inserita la somma necessaria per partecipare all’asta. “Si tratta del Fallimento Verna – aveva spiegato all’epoca l’assessore al Bilancio Patrizia Addis – Inizialmente avevamo stanziato 10.000 euro ma il tribunale ci ha chiesto di mettere qualcosa in più. Non è detto che lo acquisiremo - per ora è tutto sulla carta - ma, visto che della società fallita siamo creditori, riusciremmo in questo modo a compensare”.
E’ ciò che accadrà: l’aggiudicazione è avvenuta per una somma di 10.000 euro dai quali vanno sottratti i 3.500 del debito che la ditta aveva contratto con il Comune.
Il piazzale esterno dell’ex-ospedale di Castellamonte (ora Presidio Sanitario) passa dall’ASL al Comune in Comodato d’uso gratuito. Nell’ultima seduta del 2024 il consiglio comunale aveva dato mandato al sindaco ed alla giunta di procedere in questo senso: si tratta in pratica di regolarizzare una situazione di fatto dato che l’area, pur appartenendo all’Azienda Sanitaria, è sempre stata gestita come se fosse di proprietà comunale.
“La parte al di qua della recinzione – ha spiegato Mazza - che arriva fino al controviale, non è del Comune, che ne ha però sempre curato la manutenzione e che la utilizza per organizzare manifestazioni”. Già questo è abbastanza singolare ma c’è di più: “Pur non essendone il proprietario, vi aveva anche messo i parcheggi a pagamento…. Non era propriamente una cosa lecita!”.
Non c’è male: un ente pubblico che si comporta come un occupante abusivo! Evidentemente all’ASL la cosa non dava fastidio (anche perché si vedeva sollevata dall’onere della manutenzione) ma appare quantomeno singolare che un Comune si sia comportato come un parcheggiatore abusivo, che pretende balzelli per lasciare l’auto su un terreno che non gli appartiene! Com’è possibile che all’epoca nessuno si fosse accorto che il Piazzale Pietro Nenni era di pertinenza dell’ospedale e che dunque, passato l’Ospedale sotto la gestione dell’Azienda Sanitaria, per forza di cose anche il parcheggio aveva condiviso la stessa sorte?
Ha aggiunto l’attuale sindaco: “C’è anche un chioschetto, che non è esattamente collocato sul suolo pubblico… Dobbiamo regolarizzare la situazione. Ovviamente ci impegneremo a non mettere in quell’area dei parcheggi a pagamento, che del resto non dovrebbero esistere davanti ad ospedali e presidi sanitari”.
Nessuno si è opposto a questa proposta. Il voto favorevole è stato unanime…
E’ una vicenda questa che induce al riso ma anche a riflessioni meno allegre: come stupirsi se i cittadini comuni non rispettano le regole quando i primi a trasgredirle sono gli enti pubblici?
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.