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Treni storici abbandonati, c’è chi lotta per salvarli: l’appello del Canavese

Simboli di un’epoca, è stato lanciato dall'Osservatorio sulla Torino - Ceres un appello alla Regione e alle fondazioni per restituire dignità alle littorine

Le vecchie littorine abbandonate sono tre

Le vecchie littorine abbandonate sono tre

Poco prima delle festività natalizie, a Pont Canavese sono partiti i lavori propedeutici per l’adeguamento e l’elettrificazione dell’ultimo tratto della Sfm1, la tratta che collega Rivarolo a Pont. Un intervento atteso da anni, reso possibile dai finanziamenti del Pnrr, che promette di rilanciare il trasporto ferroviario locale e di aprire nuove prospettive per il territorio.

Nel vecchio capolinea della Canavesana, a Pont, giacciono in stato di abbandono due ALn 668 – la M.002 e la M.004 – e la rimorchiata Ln 883 R.4, un tempo protagoniste della tratta. Questi veicoli, autentici simboli per generazioni di pendolari, sono oggi deteriorati da incuria, atti vandalici ed esposizione alle intemperie.

L’Osservatorio sulla ferrovia Torino-Ceres ha lanciato un appello per salvarli:
«Crediamo sia fondamentale preservare questi tre veicoli, simboli iconici non solo della ferrovia Canavesana ma anche del paesaggio dei nostri territori. Rivolgiamo un appello alla Regione, al Museo Ferroviario Piemontese e alla Fondazione FS Italiane affinché queste macchine possano trovare una nuova vita, magari nel quadro di una riapertura turistica delle linee Germagnano-Ceres e Rivarolo-Pont».

La loro salvaguardia non rappresenterebbe solo un atto di tutela del patrimonio storico, ma anche un’opportunità per valorizzare il turismo ferroviario nella zona.

Gli interventi avviati da Rfi riguardano principalmente l’ispezione e la sostituzione dei vecchi binari per garantire la sicurezza del transito dei treni elettrici. A Rivarolo, i macchinari necessari ai lavori hanno temporaneamente chiuso il binario 1, un tempo utilizzato dalle “littorine” diesel ex Gtt. Una volta completati gli interventi, questo binario tornerà operativo per i collegamenti con Pont.

In questa fase iniziale, la linea sarà gestita senza incroci, con un solo treno che collegherà le due stazioni di testa. Successivamente, sono previsti ammodernamenti nelle stazioni di Pont e Cuorgnè, che consentiranno l’uso simultaneo di più convogli su questa linea a binario unico.

I lavori di elettrificazione dovranno concludersi entro dicembre 2025, mentre i collegamenti tra Pont e Rivarolo riprenderanno entro giugno 2026. Anche la tratta Germagnano-Ceres è destinata a rinascere, con i cantieri previsti per i prossimi mesi. Una volta completati, la linea offrirà collegamenti diretti tra Germagnano e Alba/Fossano, eliminando l’attuale necessità di cambiare treno a Ciriè.

Nel 2024 ricorreranno i 105 anni dall’elettrificazione della Torino-Ceres, la prima ferrovia commerciale in Italia a corrente continua ad alta tensione, tra le prime al mondo. Sebbene i 105 anni non rappresentino un anniversario tradizionale, l’Osservatorio sulla ferrovia Torino-Ceres propone di celebrare questa ricorrenza:
«Il centenario è coinciso con la pandemia da Covid, impedendo celebrazioni adeguate. Per questo stiamo lavorando a un calendario di eventi per onorare la storia della nostra ferrovia e sensibilizzare istituzioni e cittadini alla sua tutela e sviluppo futuro».

Il completamento dei lavori non rappresenta solo un miglioramento infrastrutturale, ma una vera opportunità per il territorio. La Torino-Ceres e la Canavesana sono state protagoniste dello sviluppo economico e sociale del Piemonte. Oggi, con l’elettrificazione e la modernizzazione in corso, possono tornare a essere centrali per il trasporto sostenibile e per il rilancio del turismo locale.

La sfida è chiara: trasformare questi binari storici in una risorsa per le generazioni future, senza dimenticare il valore del loro passato.

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