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Ivrea

Commercianti sul piede di guerra

Con l'ex sindaco Fiorenzo Grijuela si era già affrontata una situazione analoga. Oggi solo indifferenza

Matteo Chiantore e Fiorenzo Grijuela

Matteo Chiantore e Fiorenzo Grijuela

Maria Teresa Garberi, titolare di 38 Parallelo Sud, meglio conosciuto come "Patagonia", in corso Nigra, vede due carabinieri passeggiare lungo la strada e tira un sospiro di sollievo.

Li ferma, li ringrazia e, quasi supplicandoli, chiede loro: «Per favore, fatevi vedere più spesso». 

La risposta? Disarmante: «Vedremo! Non siamo in tanti... Faremo il possibile».

È così che scatta la scintilla. Qualche ora dopo, parlando con altri commercianti al bar, Maria Teresa propone un’idea semplice ma potente: «Perché non ci incontriamo? Perché non ci confrontiamo?».

Un messaggio in chat e, in pochi giorni, il miracolo: 45 commercianti riuniti nella stessa stanza.

Uno spettacolo raro per Ivrea, dove la coesione sociale non è mai stata una costante.

«Noi lo percepiamo. Noi lo vediamo. Siamo noi le sentinelle di questa città», ci dice Maria Tersa.

I racconti, durante l’incontro, si sono susseguiti come un fiume in piena: furti, rapine, scazzottate e una crescente sensazione di abbandono. 

«Le strisce pedonali di notte non si vedono, la città è buia, chiediamo più illuminazione e più controlli. Siamo arrivati alla frutta. Questo disagio lo viviamo ogni giorno, e chi amministra deve fare qualcosa, senza perdersi nei soliti discorsi tra destra e sinistra».

Tra i tanti episodi raccontati quello di una commerciante che si è trovata di fronte a due "tunisini ubriachi".

Non è successo nulla di grave, ma lo spavento è stato tale che la donna se l'è fatta (metaforicamente) addosso. 

"Una cliente - racconta Maria Teresa - mi ha confessato di evitare la bicicletta in tarda serata, preferendo l’auto per spostarsi anche solo di pochi metri...". 

vetro rotto

E gli anziani?

"Non escono più di casa dopo il tramonto», alza le braccia Maria Teresa.

"A Milano, per situazioni simili, hanno chiesto l’aiuto dell’esercito», aggiunge con amarezza.

Anche Adriano Vaglio, titolare del Buffet della Stazione, non nasconde il suo sconforto. La sua è una battaglia quotidiana. 

«Sono arrivato a Ivrea nel 2007 e nei primi anni - ricorda  - c’era una situazione simile. L’allora sindaco Fiorenza Grijuela convocò tutti: noi commercianti, le forze dell’ordine, l’Ascom. Non sottovalutò il problema e, alla fine, trovammo soluzioni. Oggi, invece, non ci sente nessuno».

Per proteggere la sua attività, Vaglio ha installato ben 16 telecamere di sorveglianza. Ma non bastano.

«Questi ultimi due anni sono stati un incubo - confessa - Non c’è giorno in cui non mi ritrovi coinvolto in qualche problema legato alla microcriminalità. I giornali hanno parlato di un furto nel mio locale, ma io di problemi ne ho tutti i giorni».

Tra i presenti, anche Laura Bethaz di Laura Shop, incredibilmente stupita di una partecipazione così numerosa. 

«Di solito, al massimo, ci riuniamo in venti. Ma 45? Mai. Siamo tutti accomunati dalla stessa paura. L’insicurezza non è solo una sensazione, sta penalizzando il commercio. Ci sono clienti che non vengono più il pomeriggio perché nei parcheggi ci sono troppe persone che chiedono soldi. Da 50 anni ho un negozio e da 51 vivo a Ivrea, ma non ricordo un periodo così brutto. Mi hanno persino danneggiato la macchina. Ero sempre uscita serena, ora ho paura. Non è una questione d’età, è il clima generale che ci soffoca».

Una riunione nata dalla pancia, come l’ha definita Vaglio, ma che oggi punta a far rumore anche con la testa. Ivrea chiede sicurezza, chiede risposte. E, stavolta, non accetterà il silenzio.

L’incontro ha prodotto un comunicato con richieste chiare: più illuminazione, più controlli, un maggiore dialogo con le istituzioni. I commercianti hanno annunciato un sit-in e una raccolta firme, per chiedere all’Amministrazione comunale meno indifferenza.

Tra gli altri erano presenti CaseItalia, Fioreria Eporediese, Ro&Ro Acconciature, Talmone, Foto Merlo, Biogenesi, Bar Life, Burzio, Monastero, Nella Cioccolato, Eco Store Cartucce, Abiti Sposa, Non Solo Funghi, Tintoria Ortensio & Irma, Enrico Cartoleria, Effe, Rolfo, Gatto, Magazzeno Canavesano, Giordano Tabaccheria, Gymmy Sport, Tiziana Shop, La Bottega della Pasta, Erboristeria Loredano, Callagher Gastronomia, Kolla Scarpe. 

Infine e non in ultima Tony Cuomo de l'Aquila Nera e Massimiliano De Stefano per "Stazione 90". Entrambi sono stati sollecitati a portare avanti tutte le istanze...

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