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Tumori: a Ivrea arriva il super macchinario che salva vite, tecnologia moderna

Installato all’Ospedale di Ivrea un apparecchio di ultima generazione da 2 milioni di euro, finanziato dal PNRR. Garantiti trattamenti più efficaci e personalizzati per i pazienti

Nuovo Acceleratore Lineare a Ivrea: Un Salto Avanti nella Radioterapia

La Radioterapia dell’ASL TO4, situata presso l’Ospedale di Ivrea, ha recentemente potenziato la sua dotazione tecnologica con un nuovo strumento di altissima precisione: un secondo acceleratore lineare, già installato e pienamente operativo. Questo macchinario rappresenta un grande passo avanti per la struttura diretta dalla dottoressa Maria Rosa La Porta, che da anni è un punto di riferimento per la cura dei tumori grazie alla qualità dei trattamenti offerti.

L’acceleratore lineare è un’apparecchiatura avanzata utilizzata nella radioterapia, un trattamento che impiega radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Questa tecnologia consente di colpire il tumore con estrema precisione, riducendo al minimo i danni ai tessuti sani circostanti. Il nuovo acceleratore è stato acquistato grazie a un investimento di 2 milioni di euro, finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e sostituisce un macchinario ormai superato. Ora affianca il primo acceleratore, operativo dal 2019, migliorando ulteriormente le capacità di cura dell’Ospedale.

acceleratore lineare

Questo nuovo strumento, tra i più avanzati disponibili sul mercato, permette di utilizzare diverse energie per trattare in modo mirato una vasta gamma di tumori. Una caratteristica particolarmente innovativa è la capacità di sincronizzare l’erogazione delle radiazioni con la respirazione del paziente. Questo è fondamentale per i tumori localizzati in aree del corpo che si muovono durante la respirazione, come polmoni e fegato.

Grazie alla presenza di due acceleratori lineari, la Radioterapia di Ivrea è ora in grado di offrire trattamenti all’avanguardia, come la radioterapia a intensità modulata volumetrica e la radioterapia stereotassica, entrambe tecniche che garantiscono una precisione elevatissima. Questi approcci sono utilizzati in circa il 60% dei casi oncologici, spesso combinati con chirurgia o chemioterapia, e rappresentano una speranza concreta per migliorare la qualità di vita e le possibilità di guarigione dei pazienti.

Fondamentale per garantire l’efficacia del trattamento è il lavoro della struttura di Fisica Sanitaria dell’ASL, guidata dal dottor Massimo Pasquino, che si occupa di calibrare e controllare il funzionamento degli acceleratori. “La nostra missione è assicurare che le radiazioni siano somministrate nella dose giusta, colpendo esclusivamente il tumore e proteggendo gli organi sani”, ha spiegato Pasquino.

Con questo nuovo investimento tecnologico, l’Ospedale di Ivrea rafforza il suo ruolo di eccellenza nella lotta contro il cancro, dimostrando ancora una volta la volontà di offrire cure moderne e di altissimo livello ai propri pazienti.

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