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San Mauro Torinese
15 Dicembre 2024 - 09:38
Immagine generata con l'intelligenza artificiale
L’antenna presente sul Ponte Vecchio è stata danneggiata in seguito a un pesante atto vandalico. Si tratta di un’antenna 4G che ha il compito di captare i segnali provenienti da diversi sensori presenti sull’infrastruttura per monitorarne la stabilità. Il Ponte Vecchio, ufficialmente ponte Vittorio Emanuele III, fu inaugurato l’8 settembre 1912 ed è attualmente aperto al transito delle auto in alcune fasce orarie per facilitare lo scorrimento. I sensori e l’antenna servono per monitorarne lo stato di salute dopo 112 anni dalla costruzione.
L’antenna è stata fortemente danneggiata: i cavi sono stati tranciati e dati alle fiamme, mentre le registrazioni delle telecamere di zona sono ora al vaglio delle forze dell’ordine. Non è però detto che, se registrati, i colpevoli siano effettivamente identificabili.
«Quell’antenna non è stata messa lì per scempio al paesaggio o per vezzo di qualcuno che non ha buon gusto. È stata messa lì per una scelta specifica dell’azienda che si occupa del monitoraggio del ponte. Ogni anno che passa, gli strumenti di monitoraggio diventano sempre più innovativi, ma ogni anno che passa è anche un anno in più per questo bene storico tutelato. L’antenna consente di segnalare subito all’azienda se ci sono dei pericoli imminenti», ha dichiarato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Luca Rastelli.
Luca Rastelli
Il Comune ha deciso attualmente di tenere il ponte aperto al traffico, assumendosene la responsabilità, anche se non esclude del tutto la possibilità di chiusure in attesa dell’installazione di una nuova centralina.
«Spero, comunque, che questo danno sia stato fatto da un pazzo incivile, che ha vandalizzato anche le fioriere, e non da qualcuno che… Non vado oltre. Questa azienda segue beni in tutta Italia, perché proprio l’antenna di San Mauro è stata vandalizzata? Sono molto rammaricato», ha aggiunto Rastelli, lasciando intendere la possibilità che questo atto possa essere stato commesso da qualcuno che non ha gradito la scelta del Comune di installare la centralina in quel punto.
Qualche cittadino si è lamentato non solo della posizione antiestetica della centralina in mezzo al ponte storico, ma anche del fatto che sia fin troppo esposta e potenzialmente accessibile ad atti vandalici. «A questi cittadini rispondo che io non sono in grado di capire quale sia il posto migliore per poter avere la miglior performance di questo strumento. Quando ci hanno chiesto di metterla lì, io ho fatto la stessa osservazione, ma l’azienda mi ha spiegato che non si sceglie un punto a caso dove metterla, ma nel punto migliore», ha concluso il vicesindaco.
Marco Bongiovanni
Di diversa opinione è invece Marco Bongiovanni, consigliere comunale nonché ex-sindaco della città: «Adesso hanno tolto tutto. L’antenna è stata rimossa dalla sua posizione, ma non so se l’abbiano spostata o messa in punto meno visibile. Non escludo che abbiano ricevuto qualche segnalazione dalla sovraintendenza. L’antenna serviva per recepire i dati trasmessi dai sensori sul ponte, ma quelle antenne hanno una portata fino a 3 km; quindi, si poteva mettere da un’altra parte e in un luogo meno accessibile».
«Non so se le telecamere siano riuscite a vedere l’accaduto. Ce n’è una in piazza Mochino che guarda verso il ponte, ma durante il periodo del Covid qualcuno aveva fatto un graffito a metà del ponte: dalla telecamera si vedeva l’atto vandalico, e l’abbiamo visto anche meglio dalle telecamere di via Martiri, ma era con la giacca e con la mascherina, e quindi irriconoscibile. Questa volta, sempre che i vandali siano usciti dal lato di piazza Mochino e non da quello opposto, allora sono passati sotto alla telecamera, e forse c’è la possibilità di riconoscere chi è stato. Una volta individuata la faccia, bisogna però dargli un nome», ha concluso il consigliere.
La viabilità sul ponte è quindi regolare, ma bisognerà ora capire come il Comune intenderà agire nelle prossime settimane per il ripristino della centralina. Nel mentre, le indagini delle forze dell’ordine proseguono.
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